Regali di Natale: ?made in dignity?!

imageE anche quest’anno sarà Natale! E sì, sarà Natale anche quest’anno, con i suoi pizzi e lazzi, con la cena preparata dalle mamme o dalle nonne (per chi è così fortunato di averle entrambe). Ci vestiremo con una giacca o con un maglione nuovo, per i maschietti e un bel vestitino nuovo per le ragazze…bene! Quindi anche quest’anno sarà Natale? Ma Natale per tutti? Beh… a questo non vi so rispondere… Certo, credo che se cercassimo di sapere come abbiamo speso i $oldi dei vestiti che abbiamo comprato dovremmo cercare, magari su internet, chi ci conserva i nostri risparmi senza avere investito in “armi” (www.banchearmate.it). Bene, fatto questo posso quindi pensare alla sera di Natale: intorno alle 20 dalla mia vicina di casa si organizza una bella cenetta con ogni ben di Dio… solo a pensarci mi viene l’acquolina in bocca!

Certo anche su questo potrei riflettere e dirvi che la mia cara vicina di casa non so se utilizza cibi che provengono da Beni Confiscati alle mafia, beh anche su questo potrei andare a cercare e dargli un suggerimento (www.libera.it ), anche lei è madre di scout e nonna da poco di scout e quindi è abituata alle innovazioni. Tornando alla sera prima e anche a quella dopo, potrei proporle di non prendere quegli orrendi bicchieri e piatti in plastica, magari le dico all’orecchio che li lavo io con l’aiuto del suo caro figliuolo che essendo scout… portando magari del sapone… sai Zia… quello BIOlogico che vendono alle “Botteghe del Mondo” del Commercio Equo e Solidale (www.altromercato.it)… sì, che se ci porti una bottiglia te la riempiono loro riutilizzando così un tuo contenitore. Certo anche per il cosa mangiare sarà un piacere dirle che se magari mangiassimo più vegetali che “carni”, anche questo farebbe bene al Creato, al nostro portafoglio, alla nostra salute e anche alla nostra coscienza etica (dai anche BP diceva di mangiare poca carne e più fibre, questo me lo ricordo bene!). Siamo quasi alla fine della cena e durante la cena si scambiano due parole: chi si lamenta di quello, chi si lamenta di quest’altro, beh certo cose da dire ce ne stanno… mi ricordo che un anno, qualcuno mi disse che sarebbe andato in vacanza… beh non ricordo dove, ma mi ricordo che fra me e me pensavo che si potrebbe andare in posti dove ci sono dei progetti di “Turismo Responsabile” o come hanno fatto tanti Clan del settentrione d’Italia, scendere a dare una mano nelle terre gestite da Cooperative Sociali, di LIBERA, ma non solo, che riutilizzano i beni confiscati alle mafie in Lazio, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. Bene… ma, tornando a come siamo vestiti qualcuno forse nota il mio maglione, e pantaloni di velluto che sono gli stessi degli anni precedenti e questo mi mette per un attimo in imbarazzo… ma solo un attimo. Penso però che conducendo spesso le discussioni mi viene da dire che dovremmo sapere cosa ci viene venduto, cosa mangiamo, dove finiscono i nostri soldi per la raccolta differenziata, se no forse rischiamo che il Natale sia tale solo per noi. Questo mi ricorda un progetto del Commercio Equo, quello del cotone BIOlogico che producono in America Latina, senza utilizzo di coloranti tossici e di sfruttamento delle persone, lasciando il terreno e le falde acquifere quasi come le hanno trovate… mi ricorda che “lasciano il mondo meglio di come lo hanno trovato”. Finalmente siamo alla frutta! Beh, non “siamo alla frutta” in senso dispregiativo, anche questo è argomento di discussione a tavola e mio padre dice alla cara Zia: “Mio figlio compra solo banane BIO del Commercio Equo”, anche qui divento rosso e continuo a spiegare in che cosa consiste il progetto che non è solo FAIR TRADE, ma è anche attento all’aspetto biologico tra le sue caratteristiche e inoltre rispetta le persone che le raccolgono e il terreno che le ospita (i nostri fratelli Indio dell’America Latina avrebbero detto Pacha Mama, la nostra Madre Terra). Mentre spiego qualcuno nel tavolo ha mangiato quasi tutto e sono restato un po’ a bocca asciutta, però sto cercando di spiegare che forse esistono altri modelli di vita, che magari ci sono anche dei giornali cartacei (a cui ci si può abbonare e crescere in conoscenze, il settimanale AltrEconomia, Azione Nonviolenta, Nigrizia), o siti internet dove attingere tante INFO interessanti e utili (www.peacelink.it, www.perlapace.it www.tavoladellapace.org ) e con iniziative formative che fanno “crescere” tanto, soprattutto a chi come noi “pensa agli altri come a se stesso”. Arriviamo ai regali! Apriamo i regali e ci sono le solite cose che ci sono ogni anno: la cravatta per il papà padrone di casa, la bambola in plastica per la nipotina, la busta dell’anziana zia che dice ogni anno “non sapevo cosa regalarti e allora…”ci ha messo i soldi! Che tristezza… Quando arriviamo ai miei regali c’è sempre un attimo di suspense… La cara Zia padrona di casa riceve un nuovo presepe delle Ande su progetto della Coop.del Perù e lo guarda e riguarda, non capisco se gli piace tanto o me lo vuole dare in testa. Le piccole nipotine aprono un gioco non in plastica ma in yuta e se lo tengono tra le mani, come a dire, toh, esistono anche cose non in plastica…? Ai genitori della piccola regalo una bella candelina che ho preso dagli amici di Amnesty International che ho incontrato in un banchetto per strada, al marito della Zia regalo una bella bottiglia di Vino rosso “Centopassi” Placido Rizzotto di LIBERA-Terra, la guarda incuriosito, ma vedo che la gradisce (forse è un fine-conoscitore di vini?), ai figli dello scout regalo un oggetto utile per le attività scout comprato alla cooperativa scout (saranno utili per le attività, spero!), al mio papà regalo dei canti tipici andini, che arricchiranno la sua collezione, anche se magari si aspettava Roberto Carosone o roba simile…bene, sono finiti i regali quindi siamo oltre la mezzanotte. Anche quest’anno abbiamo passato un lieto Natale, ma se non sono stato troppo noioso con le mie storie di progetti e di persone, spero comunque di avere fatto una cosa molto importante: avere investito in dignità: made in dignity.
Tanti Auguri di Buon Natale e per un 2009 di PACE!

Giovanni Mannino, incaricato PNS Sicilia

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