Casotto viola, la stanza dell’autonomia

Qui di seguito trovate i contenuti proposti per ogni branca dalle rispettive pattuglie regionali sul tema: “Autonomia”.

 

 

Contenuti proposti dalla branca L/C

  1. La meraviglia della scoperta e dell’indipendenza si ottiene solo sconfiggendo le proprie paure, grazie anche all’aiuto prezioso degli amici, della famiglia, del gruppo scout. L’importanza di superare le paure e la necessita di lasciare ai nostri ragazzi lo spazio sufficiente per consentire loro di commettere errori e di farcela da soli
  2. Autonomia e fiducia. Per permettere ai bambini di partecipare alle decisioni che li riguardano, noi adulti che cosa siamo disposti a perdere, quali “spazi di potere” siamo pronti a cedere? Leggi art.: Mi Fido di te, cosa sei disposto a perdere?; tratto da Proposta Educativa, Ago 2016.
  3. L’Autonomia in casa. La casa è il luogo più importante per i bambini ed è anche l’ambiante dove si fanno le esperienze più significative di conoscenza degli oggetti e, in generale del mondo. Leggi art.: Forbici e coltelli, veri come Vuole Montessori (pag. 1, pag. 2, pag. 3); tratto da https://www.howwemontessori.com/
  4. Autonomia e protagonismo. il ragazzo è protagonista, anche se non l’unico responsabile, della propria crescita, secondo la sua maturazione psicologica e la sua età. Leggi art.: La Promessa: per il Branco/Cerchio una bella opportunità; tratto da Proposta Educativa, dic 2016
  5. Autonomia e libertà nel pensare e nell’agire. Immaginate se Mowgli avesse dato ascolto alle parole di Akela e Won-tolla, e se ne fosse andato via dalla Giungla anziché affrontare i cani rossi. E se le otto coccinelle fossero rimaste a riposare, anziché raggiungere la cima della montagna? Sicuramente le cose sarebbero andate in modo diverso da come sappiamo! Ma Mowgli e le otto coccinelle hanno pensato ed agito in libertà! Leggi art.: Diritti alla libertà nel pensare e nell’agire; tratto da Proposta Educativa, Lug 2019.

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Contenuti proposti dalla branca E/G

  1. COMMENTO. Tratto dal BLOG Due psicologhe, un solo blog.
  2. LA SFIDA DI OGGI NELL’EDUCARE ALL’AUTONOMIA. Art. 35 Reg. Met. – Il rapporto Capo-Ragazzo: … “Il ruolo del Capo rispetto alla P.P. dei ragazzi si differenzia poi nelle tre Branche per lo spazio crescente dato all’autonomia, per il livello di esplicitazione delle mete educative, per la figura stessa dell’adulto , pur rimanendo costantemente quella del “fratello maggiore” e senza rinunciare alla propria responsabilità educativa, offre indirizzi significativi mentre diventa via via più “discreta” nei supporti forniti.” Leggi art. Autonomia e Controllo. Tratto da IL NODINO, foglio periodico di AGESCI Friuli Venezia Giulia
  3. Autonomia e adolescenza. A cura della Dott.ssa Alessia Corticelli, 23.02.2018;
  4. AUTONOMIA, AUTOSTIMA E COMPETENZA. Leggi art. Esperienze di autonomi, fondamenti per lo sviluppo di autostima e competenza. Tratto da IL NODINO, foglio periodico di AGESCI Friuli Venezia Giulia
  5. AUTONOMIA E DISABILITA’. Leggi art. L’incredibile T. Tratto da IL NODINO, foglio periodico di AGESCI Friuli Venezia Giulia
  6. PROGETTUALITA’ PER CRESCERE NELL’AUTONOMIA (per riflettere su Squadriglia art.11, Uscite e Missioni di sq. art.16, Specialità di sq. art.17, Campo estivo art.25, Impresa art.26, ecc…) . Leggi art. Ad ognuno la sua autonomia… con gradualità. Tratto da IL NODINO, foglio periodico di AGESCI Friuli Venezia Giulia
  7. AUTONOMIA NELLA FEDE (per riflettere su Sentiero Fede art.22). Leggi art. Da se stessi, ma non da soli. Tratto da IL NODINO, foglio periodico di AGESCI Friuli Venezia Giulia
  8. VOCI DAL PASSATO, SEMPRE ATTUALI. Leggi doc. Il Sentiero verso la responsabilità e l’autonomia. Tratto da Agesci Emilia Romagna, gen 1990.

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 Contenuti proposti dalla branca R/S

Autonomia

“I principali sistemi di formazione sono due: l’educazione, cioè il tirar fuori le qualità di ogni singolo ragazzo e il dargli l’ambizione e l’entusiasmo di imparare da sé; e listruzione, ossia imprimendo e inculcando nozioni nel ragazzo. Il secondo sistema è ancora troppo spesso la regola. Nel Movimento scout usiamo il primo. Facendo appello agli istinti e alla natura del ragazzo, gli diamo ambizioni e gli offriamo la possibilità di sfogare i suoi spiriti innati nella buona direzione”

. B.-P., da Headquarters Gazette, ottobre 1913.

Da questa riflessione di B.P. abbiamo pensato di approfondire il tema dell’autonomia nella nostra associazione, rileggendo anche il Regolamento Metodologico della Branca RS:

1-Autonomia e Comunità RS

“La Branca Rover/Scolte si rivolge ai giovani e alle giovani di età compresa tra i 16 ed i 20/21 anni e si propone di accompagnarli, nell’impegno dell’autoeducazione, verso una vita adulta caratterizzata da autonomia, maturazione della capacità di scegliere, responsabilità verso se stessi e gli altri, disponibilità al servizio del prossimo. I giovani e le giovani si uniscono in comunità di rover e scolte, articolate in un primo momento chiamato Noviziato e in un secondo chiamato Clan se maschile, Fuoco se femminile, Clan/Fuoco se misto. “:

Art. 2 BRANCA R/S

Sappiamo per esperienza che lo scautismo è un metodo educativo che fa crescere in competenza, responsabilità, servizio al prossimo ma anche in autonomia. Accogliamo i ragazzi da lupetti, e dal motto “del nostro meglio” li accompagniamo a percorrere la pista, vivere la vita di branco immedesimandoci in animali-maestri della legge che giocano il grande gioco della giungla per poi condurli su sentieri costernati da imprese ed avventure, fino ad arrivare in branca RS. Proprio in età di branca RS, siamo chiamati ancora di più a lasciar percorrere ad ognuno la propria strada per fare scelte e diventare uomini e donne della partenza. Sfruttando lo strumento della Progressione Personale riusciamo a curare lo sviluppo graduale e globale dei ragazzi, mediante l’impegno ad identificare e realizzare le proprie potenzialità. Affrontando esperienze dal significato analogo che si ripetono nel tempo, ma vissute a livelli sempre più profondi, permetto al ragazzo di crescere sviluppando una consapevolezza delle proprie potenzialità della propria autonomia

2-Autonomia e ragazzi

“Il cammino sui Passi della responsabilità inizia quando il rover e la scolta cominciano a confrontarsi esplicitamente e in modo approfondito sulle scelte della Partenza rendendone partecipe il Clan/Fuoco. All’inizio del terzo anno di Clan/Fuoco, il rover e la scolta che dimostrano, di aver acquisito autonomia di pensiero e di azione, di porsi come protagonisti nella vita della Comunità R/S e di saper portare le esperienze acquisite nella fase della competenza anche al di fuori dello scautismo, vengono orientati dai Capi del Clan/Fuoco e accompagnati dalla comunità alla maturazione di scelte consapevoli, autonome e il più possibile durature… “

Art. 34 PASSI DI RESPONSABILITÀ

Nell’articolo si evidenzia come il ruolo del Capo è quello di:

  • saper cogliere e valorizzare i passi compiuti verso la competenza da ogni rover e scolta; individuare, in modo graduale e adeguato al percorso di progressione personale di ognuno, i segni di maturazione del senso di responsabilità;
  • sollecitare con proposte specifiche la riflessione del rover e della scolta sulle scelte della Partenza; concordare un percorso che lo/la porti alla maturazione della scelta di prendere o meno la Partenza; verificare insieme al rover ed alla scolta, al termine del tempo stabilito insieme, l’esito di tale percorso personale e l’orientamento della scelta maturata.

Se passo dopo passo si raggiunge la vetta, così con il grande gioco dello scautismo progressivamente si diventa donne e uomini maturi, buoni cristiani e onesti cittadini. Per arrivare a questo ambizioso traguardo tanto è lasciato in mano al ragazzo, ma allo stesso tempo il capo ha un ruolo importante nel far crescere l’autonomia del singolo e non ostacolarne l’esperienza.

3-Autonomia ed autoeducazione

La ragazza e il ragazzo, aderendo liberamente alla proposta dello scautismo, intraprendono un cammino di autoeducazione che li rende protagonisti della propria crescita. Tale percorso si sviluppa attraverso una graduale e consapevole progressione, vivendo le esperienze con senso critico alla luce della Legge, della Promessa e del Motto.

Art. 27 AUTOEDUCAZIONE

L’autonomia diventa autoeducazione quando il ragazzo progetta il proprio percorso, tenendo conto del proprio senso critico. Questo progetto non è autonomo nel senso di isolato ma sempre accompagnato dai valori di Legge, Promessa e Motto. In questo noi capi dobbiamo accompagnare e affiancare i nostri RS non come assoluti ma come custodi, per far si che l’autonomia del senso critico diventi autoeducazione.

Autonomia e Capi Clan/Fuoco

I Capi e gli Assistenti ecclesiastici fanno integralmente parte della Comunità R/S, condividendo tutte le esperienze che essa vive. I Capi, testimoniando con fedeltà e impegno le scelte del Patto Associativo, rappresentano un esempio concreto del progetto di Uomo e Donna della Partenza. Capaci di costruire un rapporto di fiducia basato sul dialogo e sul confronto, aiutano ciascun membro della comunità ad essere protagonista effettivo della propria crescita, a dare un senso alle esperienze vissute e ad inserirle in un contesto di continuità e coerenza. Pur rispettando l’autonomia delle scelte della comunità e dei singoli sono i garanti dell’applicazione del metodo. In particolare i Maestri dei novizi svolge- ranno un ruolo maggiormente propositivo orientato alla conoscenza graduale della proposta in tutta la sua ricchezza.

Art.41 CAPI DELLA COMUNITÀ R/S

I capi e l AE sono parte della comunità. Non come spettatori ma condividono le esperienze con gli RS. Ma ovviamente l’arte del capo (in Branca RS in questo caso) sta nel testimoniare le scelte del patto vivendo le esperienze insieme a loro, cercando di non fare esperienze al posto loro e nemmeno lasciarli in balia delle onde. Dobbiamo cercare di non essere ne guidatori di un’auto e nemmeno passeggero di un autobus… Ma compagni di un viaggio che abbiamo già fatto e che il ragazzo vivrà a modo suo.

Vi lasciamo con una selezione di articoli tratti da Proposta educativa per riflettere insieme sulla bellezza dei Mosaici che compongono i ragazzi che ci vengono affidati e su come ognuno di noi, ha il compito di accompagnarli lungo la strada e sederci sul l’orlo della rupe con loro, per lasciarli ascoltare dentro e scoprire che, ogni pezzo del mosaico che lo compone, è un pezzo fondamentale per poterli unire…

E tu capo, cosa scriveresti sul tuo cartoncino: Passato…Presente…Futuro?

Buona lettura

MOSAICI

CONOSCI TE STESSO

FRA AUTONOMIA E RESPONSABILITA’

 

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