La Sq. Delfini e tante altre alla conquista delle Bandierine Verdi!

I momenti  più belli degli scout sono tanti, ma i più significativi sono quelli trascorsi insieme alla tua squadriglia!
Mi presento, sono Roberta del Silvi 1 Sq. Delfini.

Quest’anno noi Delfini abbiamo deciso di metterci in gioco per raggiungere una meta: la Specialità di squadriglia. Esplorazione.

La nostra specialità faticosamente raggiunta: come imprese abbiamo visitato i Calanchi di Atri e le Sorgenti del Pescara a Popoli , infine come “missione di sopravvivenza” al campo estivo a Tornareccio, siamo andate in un bosco che si trovava a 3 ore di cammino dal campo . Il bosco si affacciava sul lago di Bomba, e il panorama che sembrava sorriderci, affievoliva le fatiche della lunga camminata. E’ finita qui? Certo che no ora viene il gran finale: La consegna Delle Bandierine Verdi.

Domenica 16 settembre tutte le squadriglie di tutta la Regione, che avevano raggiunto L’impresa, si sono incontrate alla “Pineta” di Pineto per ritirare La Bandierina Verde .

Ogni squadriglia ha realizzato un cartellone  dove illustrava la propria specialità raggiunta: devo dire che la mia squadriglia non è stata l’unica ad impegnarsi, anche le prove degli altri scout erano sorprendenti; le specialità variavano da osservatore a campeggiatore, da civitas ad espressione …
Una volta appeso il cartellone bisognava passare all’iscrizione e una volta detto nome e cognome ci assegnavano un numero.

Ora si passa all’inizio delle attività! Ci hanno dato cinque minuti se non di più per dividerci in gruppi, in base al numero che avevamo segnato. Quindi ogni pedina della squadriglia si è divisa per unirsi ad altre ,per  formare ,così quattro grandi gruppi pronti per le attività :
Ogni attività era strutturalmente diversa , ma avevano un argomento comune, basato sull’”Etnia “;
una prima attività era legata ,tendenzialmente a competenze giornalistiche: abbiamo parlato del “Prototipo dello Straniero”, dei nostri rapporti con una persona che non conosciamo , dal pregiudizio verso ciò che infondo è diverso da ciò che noi ci aspettiamo o vogliamo che sia.  Insieme abbiamo condiviso argomentazioni e tesi diverse. Per capire bene il tema base di quell’attività , il nostro capo, ci ha fatto fare un gioco del tipo “telefono senza fili “ e dicendo una frase al primo mittente , metà ne è arrivata all’ultimo e non completamente giusta . Sembra un giochetto da nulla ,ma da un semplice gioco, che  facevamo da bambini, abbiamo notato dei comportamenti e piccoli dettagli che hanno influito parecchio su quella frase . Tutto questo non era altro che una metafora , personificata in un gioco , su ciò che sono i nostri comportamenti quando dobbiamo relazionarci con chi abbiamo davanti e come prima indagine , della persona, giudichiamo prima dal punto di vista estetico e poi ci interessiamo , diamo confidenza o meno.


Come seconda attività un gruppo ha conosciuto delle persone straniere : Tre ragazzi hanno raccontato le loro esperienze ; uno di questi era dell’Eritrea ed ha raccontato del suo viaggio in Italia su un barcone , un altro ragazzo era della Palestina e ha condiviso con loro esperienze della sua vita , il terzo era un signore che proveniva dell’Arabia e ha parlato dell’Islam . Questo gruppo , quindi , è venuto a conoscenza di realtà veramente diverse dalle loro e hanno avuto anche l’onore di confrontare la propria religione con quella Islamica e quindi osservare le diversità che ci sono nel mondo;


Un secondo gruppo ha affrontato una tematica che , ai nostri giorni non si fa altro che parlare : L’acqua .
L’attività è iniziata con due giochetti : nel primo gioco c’erano delle bacinelle con dentro dell’acqua ; con le mani ,bisognava trasferire  l’acqua dalle bacinelle a delle bottiglie : infine i ragazzi dovevano scegliere cosa fare di quell’acqua : a scelta potevano  lavarci un piatto ,  lavarsi i denti  oppure berla . Anche se non ho partecipato attivamente a questo gioco, la morale è molto esplicita : uso appropriato dell’acqua ; come secondo gioco invece hanno dovuto tenere sulla testa , prima una tanica d’acqua vuota e poi piena . Prima che finisse l’attività hanno parlato e discusso sull’”acqua” : il suo giusto utilizzo , lo spreco inappropriato , hanno anche parlato dell’Africa e di tutti quei paesi di cui non possono goderne.


La terza attività consisteva nella lavorazione del Caffè .C’era una ragazza Africana che ha condiviso con quel gruppo la sua storia : era scappata dal suo paese perché il marito doveva andare in guerra  ma siccome non voleva , sono scappati e sono venuti in Italia . Ha mostrato come si lavora il Caffè che poi hanno bevuto . La ragazza ha offerto anche il pane tipico del suo paese e un altro cibo tipico che si mangiava a colazione . L’Africana ha dato voce ai rapporti che ci sono tra italiani e africani : qui vengono sfruttati  e pagati poco per  la lavorazione della pianta di Caffè che , quel tipo , cresce solo in Africa . Quindi la ragazza ci invita a comprarlo direttamente da loro , certo il costo sarà più alto di quello normale ma almeno lo paghiamo lealmente.
Il quarto e ultimo gruppo hanno imparato a suonare bonghi e a ballare a ritmo di percussione : c’era un Ragazzo senegalese , una ragazza e un signore italiani. Insomma le percussioni attiravano l’attenzione di tutti i gruppi , infatti una volta finite le attività ci siamo tutti precipitati e accerchiato quel trio . Dopo avere fatto suonare i bonghi a diverse persone , la signora ci invita a ballare . All’inizio c’era un po’ di vergogna , ma io con tutta la squadriglia , abbiamo dato inizio alle danze : pian piano molti dei tantissimi scout erano li a ballare , saltare , urlare … insomma un bel casino : abbiamo ballato sia nel tipico stile “ Africano” , illustrato dalla ragazza , poi tutti insieme diamo sfogo alla fantasia e inventiamo balli su balli sempre a ritmo !! Finite le attività abbiamo celebrato la Santa Messa e poi pranzato ; Prima della premiazione ci è stato concesso del tempo libero : c’era un campetto da pallavolo e molti si sono precipitati a giocare ; abbiamo fatto conoscenze , Ban e giochi vari .  Ed ora il momento tanto atteso : la premiazione! Ci siamo messi tutti in cerchio e mano a mano che chiamavano il nome della Sq. E del gruppo di provenienza , siamo stati tutti premiati . La giornata si è conclusa con un “Voga” urlato fino all’ultimo filo di voce.

La Sq. Delfini è entusiasta e orgogliosa della propria bandierina : questa giornata ci ha veramente unite al massimo e ricaricato, abbiamo già diverse idee sulla nostra prossima impresa e vi assicuro che l’anno prossimo rinnoveremo il nostro orgoglio!
Buona Caccia

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Roberta Dell’Elce_Silvi 1

 

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