Metodologia e competenza: due termini che conosciamo molto bene e che mettiamo in pratica in tutte le attività: con i ragazzi o in co.ca.
Sappiamo quanto sia importante saper fare e saper fare bene, ed il settore della Protezione Civile AGESCI non è da meno.
Il 10 Aprile, presso il Teatro delle suore Ravasco di Atri (TE), la pattuglia Protezione Civile Abruzzo ha accolto 31 capi da tutta la regione (e la piccola Isabella), per un incontro volto alla formazione ed IN-formazione sulla sicurezza.
Questi termini sono stati ripetuti spesso durante la giornata: formazione per sapere cosa bisogna fare, ma soprattutto Informazione per capire il perché lo si sta facendo.
In Protezione Civile, infatti, sono cambiate alcune regole sugli interventi e la nostra pattuglia ha avuto il compito di trasmettere ai volontari queste conoscenze. L’obiettivo finale è stato preparare le future squadre per le nostre 4 zone, pronte a partire in caso di necessità e già consapevoli di come potranno intervenire.
La giornata si è inaugurata con un test d’ingresso, per misurarsi con i propri concetti di sicurezza. Si è poi entrati nel vivo per comprendere i diversi tipi di emergenze, familiarizzare con la terminologia (cosa si intende per rischio, pericolosità, esposizione, vulnerabilità) e conoscere il Decreto Legislativo 81/08, che disciplina le attività della Protezione Civile.
Dopo una meritata pausa-caffè, il discorso si è incentrato sul capire cosa è cambiato negli ambiti di intervento dell’AGESCI. In passato, infatti, i volontari si occupavano di questioni su cui non erano preparati, come entrare in aree a rischio crollo o spalare la neve davanti alle case. Ci si è resi invece conto che la “marcia in più” di uno scout è il suo portare calore e contatto umano a chi si trova davanti, pertanto il suo primo ambito di intervento sarà proprio quello socio-assistenziale, oltre ad una serie di altri ambiti.
A seguire, focus sui D.P.I. (Dispositivi di Protezione Individuale: elmetti, giubbe, scarpe..), toccandone con mano alcuni e imparando come riconoscere un dispositivo “valido” rispetto ad un altro non a norma.
Infine, un terribile test finale!
…Certo che no! Si è ripreso il test di ingresso per confrontare le idee di partenza con quanto appreso durante la mattinata, confermando quanto sia importante avere piena consapevolezza della sicurezza e non basarsi solo sulle proprie impressioni.
Chiusura della giornata con foto di gruppo e ritiro degli attestati di partecipazione, dando appuntamento al prossimo incontro: si faranno dimostrazioni pratiche, non restando più seduti, ma iniziando a rimboccarsi le maniche..in pieno stile scout! (Paola Antonelli, Francavilla)
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