“Eravamo ragazzi ancora” un po’ allo sbaraglio, finiti in Abruzzo un po’ perché si deve un po’ chissà perché. Subito una terra tremante ci ha scosso dentro e fuori, poi un mare calmo ci ha accolto e rasserenato, una staff meravigliosa ci ha preso per mano e ha camminato con noi. Sono stati giorni lunghissimi, fatti di un tempo denso, goduto, sfruttato; fatti di servizio, strada e sessioni che ci hanno costretto a metterci a nudo, a uscire allo scoperto e sporcarci le mani, per ritrovarci infine uomini e donne “spalancati sul mondo”.
In questi giorni ho fatto a pugni con me stessa, mi sono pian piano svuotata delle preoccupazioni del mondo, delle vanità, del superfluo, della superbia, della presunzione di sentirsi arrivati. E più che lasciavo andare, più che mi sentivo libera e, paradossalmente, piena. Era Dio, che trovava spazio e veniva ad abitare proprio quei vuoti e quelle fragilità. Le cose ora hanno un altro ordine, un altro senso, un altro metro di misura.
Solo una cosa mi viene da dire: GRAZIE. Grazie a chi ha pensato il campo, a chi è partito nonostante la paura, a chi ci ha creduto, a chi si è dato per noi.
La vita stessa ora sembra gridare: “La messa è finita, andate in hike!”
Margherita, Firenze 8
Io ho una critica da fare…nelle informazioni iniziali, quando uno si iscrive, mi par dovuto, se non addirittura necessario, inserire un avviso di PERICOLO grande come una casa, con scritto: ”Pericolo di Innamoramento” perché :
ogni giorno mi sono innamorato di persone e posti meravigliosi,
ogni giorno la maschera che ho portato si è sgretolata sotto il peso di risate, chiacchiere, e sessioni strabilianti
ogni giorno mi sono messo in discussione, scoprendo me stesso, e “fratelli” separati alla nascita
ogni giorno mi alzavo e avevo voglia di urlare a tutti la mia gioia e di farla vivere alle persone a me vicine… tutti infettati di Gioia
Ma ogni giorno, c’era Dio che si insinuava nel mio cuore e accendeva una piccola fiamma, ora ahimè sono io stesso una fiamma… non posso più star fermo..ora inizio a dar fuoco al mondo intero e vado a dire a tutti che Lui ci ama alla follia..se per caso mi vedete.. non preoccupatevi di spegnermi… perché ormai ho questa malattia…
Un ultimo consiglio a chi deve ancora fare questo campo; portatevi dietro almeno 6-7 cuori, qualcuno da lasciare alla staff, supereroi scout travestiti da persone normali, qualcuno ai compagni di strada e servizio con cui condividere interminabili momenti di gioia e fatica comunitaria, qualcuno ai posti strabilianti (che ho visto)… ma l’ultimo.. lasciatelo per gli arrosticini… loro non ti tradiscono mai!
Buona Strada,
Riccardo Bologna 5
La bellezza di sentirsi al sicuro anche quando la terra e i muri intorno a te tremano, la sorpresa di sentirsi ascoltati anche quando si rimane in silenzio, l’amore nel servizio, la Provvidenza in una famiglia che ti accoglie e ti assicura un rifugio per la notte, il sollievo di sentire una mano che stringe la tua quando la fatica lungo la strada sembra insormontabile, questo è stato per me il cfm. E poi i miei compagni di viaggio: esperienze e vite diverse, accenti strani e dialetti incomprensibili, tutti diversi ma speciali allo stesso modo, distanti chilometri e chilometri ma vicini come fratelli.. è questa la magia dello scautismo! Sono stati dei giorni veramente intensi e l’unica cosa che mi viene da dire è GRAZIE. Grazie ai miei ragazzi perché se non fosse stato per loro non mi sarei messa in discussione, grazie al mio staff e alla mia comunità capi che mi accompagna e mi supporta in questo percorso, e grazie a tutti voi (staff e ragazzi) per aver reso questa settimana indimenticabile.
Emily, Campi 1
“Ma adesso cosa scrivo? Non ho mai scritto nulla per una settimana e ora qualche forza misteriosa mi stuzzica a farlo, proviamo!”
Sono passati ormai più di un paio d’anni dal Cft e ormai la co.ca. grida” Michelangelo vai al cfm!”
” Ma pensa un po’, io che di regolamento non ne ho mai voluto sapere e adesso guarda dove mi sono cacciato, cfm in Abruzzo!! Che poi dove si trova? Ma c’era quello comodo qui al nord! Che disgrazia, mi tocca andare, o forse no , magari quei punti di domanda sulla iscrizione mi hanno salvato un altro anno ,forse l’ho scampata!” Chiamo Roberto che purtroppo mi rassicura: “ci sei!”.
Allora bando alla pigrizia, metti nello zaino lo stretto indispensabile e via sulla strada, lasciando la mia amata Verona per una nuova avventura.
Che dire…avventura racchiude nella parola stessa il suo significato, (non sono la marghe è quindi non posso spiegarvi bene quale sia la radice della parola e da chissà che arcaica lingua derivi) quindi continuo sulla mia… Chi c’era lo sa, chi non c’era non può capire ma sembra che questo percorso fosse scritto per ognuno di noi e che dovessimo incontrarci quel 29 ottobre a Teramo.
Passo dopo passo abbiamo scoperto la bellezza di chi ci stava vicino e di questa terra fantastica e ospitale.
Tante emozioni, ricordi e sorrisi mi sono portato a casa, ma soprattutto i volti le voci e i nomi di chi ha fatto strada con me li porto nel mio cuore.
Michelangelo Verona 27
Ragazzi, Capi Campo, Don Franco, Cambusieri vi devo ringraziare un sacco tutti.
Vi ringrazio perché mi avete dato la possibilità di mettermi in discussione;
vi ringrazio perché siete stati uno stimolo per migliorarmi;
vi ringrazio perché in questa settimana di campo abbiamo vissuto insieme serenamente come se fossimo una famiglia allargata;
vi ringrazio perché i meravigliosi paesaggi visti in mezzo a voi erano ancora più belli;
vi ringrazio per avermi contagiato con questa malattia;
ringrazio i cambusieri che nonostante io rompessi sempre per il sale, l’olio, le cipolle, ecc. loro continuavano a cucinare cose buone;
infine ringrazio i Capi Campo perché nonostante la difficoltà iniziale ci avete ACCOMPAGNATI fino alla fine del campo;
Non sono un bravo scrittore quindi mi fermo qui ma vi assicuro che avrete sempre uno spazio dentro il mio cuore e per ringraziarvi a dovere vi dedico la canzone “La Strada” dei Modena City Rambles e spero di incontrare altri “pazzi” come voi nel resto della mia vita.
Grazie grazie davvero di cuore
Alberto Vedelago 1
La partenza, per il tanto atteso CFM, era finalmente arrivata.. tutto pronto, ore 16 del 29 ottobre appuntamento alla stazione di Teramo, quando arrivai metà dei partecipanti erano già lì in attesa dell’arrivo dei capi campo e di tutto lo staff che vennero ad accoglierci. Ad attenderci, avremmo trovato Osvaldo insieme a Lupus e Kumbertus sulla magica isola di Stranalandia, dove tutto è così strano che più niente sembra strano. Non si trattava solo di un puro viaggio di piacere, fatto di giochi e momenti divertenti, ma fatto anche di sessioni rese interessanti e piacevoli dal magnifico staff che ci ha preso per mano sin dal primo giorno e ci ha ACCOMPAGNATO lungo il nostro cammino di formazione. Il fine del Cfm non era di dare una ricetta corretta per essere un buon capo, ma di formare dei capi ad essere veri testimoni sia della loro esperienza che della parola di Dio, imparare a conoscerci meglio, volgendo il pensiero e lo sguardo al passato, alle persone che stanno al nostro fianco e ci fanno crescere. È stata una settimana ricca di emozioni e di facce sorridenti. Momenti indimenticabili che resteranno per sempre impressi nella memoria. Un grazie a tutti per le belle avventure vissute assieme!
Daniela, Torino e Lanciano
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