Oggi Antonio Aceto ci ha lasciati. Capo storico del gruppo Chieti 4, Antonio ha lasciato un immenso vuoto in tanti di noi.
Qui di seguito vi riportiamo le parole di chi l’ha conosciuto ed ha percorso con lui un piccolo o grande pezzo di strada. Se volete aggiungere la vostra voce al cordoglio di tutti noi, scrivete a comunicazione@abruzzo.agesci.it
Chi ha vissuto la Giungla nel primo decennio del nuovo millennio non può non aver incrociato per un attimo almeno lo sguardo con te o almeno un orecchio all’echeggiare di qualche tuo ironico strillo o risata provocata.
Caro Antonio, è la tua Pattuglia Regionale LC di quel decennio, nuovamente riunita, che ti scrive, è la Pattuglia che per un decennio hai colorato e reso più pronta … quando c’era da rendersi disponibili; ultimamente tante volte ci siamo detti… dobbiamo incontrarci… dobbiamo ritrovarci, dobbiamo raccontarci …. e alla fine il tutto è avvenuto per un evento, ugualmente dovuto a te, ma che non avremmo mai voluto si verificasse.
Come Capi di Branca LC tante volte abbiamo raccontato la lotta dei Lupi contro i Cani Rossi, è il momento in cui tutto il Branco si unisce per un comune obiettivo, molti lupi perdono la vita nella stretta mortale del combattimento, tra tutti un lupo, Wontolla, esce di scena, silenziosamente, ma dimostrando con un ultimo atto la propria generosità e dedizione alla causa, tu per noi sei oggi un po’ Wontolla, pronto e altruista, hai dato tutto per tutti, noi andremo avanti su nuove tracce, ma tu, non ci sarai, almeno fisicamente.
Il Racconto, la Giungla, il Branco, i nostri nomi sono tutti elementi di un grande meraviglioso Gioco, un Gioco vissuto seriamente ma pur sempre un gioco, oggi come al termine della lotta contro i Cani Rossi, i Lupi rimasti si riuniscono ed ululano alla luna per i compianti persi compagni, siamo abituati a vivere questo gioco con passione, ma vivere il distacco, reale ed umano è davvero duro.
Le nostre nuove tracce portano in dono il tuo ricordo, il ricordo dei mille aneddoti legati a te, colmi di risate e gioia: l’autobus per Argenta da te rintracciato ad ottimo prezzo, ma tanto a buon prezzo affidabile e sicuro da perdere la marmitta per strada; il visionario Viandante al cui grido i lupetti nella serata di stelle dovevano immaginare attraverso un tubo di cartone di osservare più da vicino stelle e pianeti come fosse un telescopio, le riunioni a Tricalle ed il tuo “ci penso io a magnà… nà cosa leggera e veloce...” e a notte fonda stavamo ancora a cuocere vagonate di arrosticini sufficienti per un intero campo regionale; il sopralluogo a Secinaro per l’evento regionale e lo spassoso viaggio di ritorno …Antò… qua potremmo continuare a non finire…
Ci piace prima di salutarti definitivamente dar spazio ad alcuni commenti di amici pattuglieri…
Marco (PE): “Semplicità, genuinità e franchezza…, persone che ti ritrovi accanto così … e non per caso. Felice di aver incrociato la tua strada!”
Ruggero (AQ): “Ho un bel ricordo di Antonio. Una genuina simpatia e una naturale intesa reciproca, ogni volta che ci incontravamo”
Cristina (PE): “La cura della spiritualità quasi ascetica che metteva nel preparare la caccia francescana, per lui era ogni volta un cammino di illuminazione e riusciva a trasmettere questa sua spiritualità a tutti, lupi, RS in servizio e staff. Mi ricordo la preparazione della traccia per Celestino fatta a Salle e poi quando, per la prima volta, si fece San Francesco in terra d’Abruzzo. Mi diceva che suo padre gli aveva insegnato una cosa fondamentale per la vita: “al mattino mi sveglio, faccio il segno della croce, mi alzo, mi lavo e mi vesto” l’essenzialità.
Simone (CH): “Ho dei ricordi bellissimi di Antonio, la cui esuberante presenza passava difficilmente inosservata. Una persona buona, generosa, spontanea e decisamente sempre allegra. Con lui era impossibile non divertirsi o avere lo stomaco vuoto. Spesso si finiva con lo scherzare assieme per la sua ‘Parlata Nuova’ che faceva entrare di diritto la collina di Chieti tra quelle di Seenoee. Dal servizio condiviso con Rama d’Abruzzo… ricordo un S. Giorgio di zona in cui si mise in testa di organizzare una caccia d’atmosfera per più di 200 tra lupetti e coccinelle. Antonio capì subito che serviva un’organizzazione ineccepibile. Nelle vesti di un saggio e misterioso viandante, prese le redini dell’intera attività. Smistò gruppi di bambini nelle varie postazioni in modo disordinato e al contempo molto efficace: “tu qua! … Voi che fate lí?…. Forza correte su!”. Tutto poi condito da richiami per noi interpreti (anche questi d’atmosfera), affinché rispettassimo le tempistiche: “Pegaso, si finit’? …. Mamma quanda è chiacchierone Orione”. Beh, la caccia è riuscita perfettamente nei tempi, negli intenti ed allo stesso tempo io penso di essermi divertito come poche volte in vita mia… da allora ho sicuramente imparato che il servizio è sì una cosa seria, ma che viverlo con gioia, divertimento e tal volta anche con un pizzico di irriverenza può fare la differenza. E’ così oggi quel viandante, messaggero delle stelle, ha deciso che era tempo di mettersi nuovamente in viaggio…con quella solita fretta di chi, con saggezza, valuta il tempo più dell’oro ci hai lasciati tutti interdetti. Antò, questa volta potevi aspettare un pò di più…, grazie per la strada fatta assieme, la porterò sempre con me, certo che da oggi il Paradiso è un posto più allegro e divertente.”
Matteo (PE): “Ai bambini non deve mancare mai niente” Ti ho conosciuto con questa frase…E devo ammettere che è stato un grande insegnamento! Semplice e dettato dal cuore proprio come eri tu!! Chissà se un giorno riusciremo nel tuo grande obiettivo… l’arrosticino come strumento del metodo, Per ora sicuramente, lassù, stai preparando la brace!!“
Antò, il momento del commiato è triste ed è arrivato fin troppo presto, troppo presto rispetto a quella corsa di primavera che ci sembra sempre lontana, la giungla è un vincolo che non si potrà mai spezzare, boschi ed acque, venti ed alberi, saggezza, forza e cortesia, il favore della giungla ti accompagna.
Antonella, Vanessa e Angelo, già Incaricati e tutti i Componenti della Pattuglia Regionale LC che si sono succeduti in quei magnifici anni condivisi insieme, decisamente molto più divertenti ed allegri GRAZIE a te.
O San Francesco Buono, Fa’ che la nostra anima sia sempre candida, perché i nostri canti e le nostre gioie giungano fino a te, e tu possa così offrire i nostri cuori a Gesù.
Ho visto tante foto postate di Antonio, e questa è quella che più me lo rappresenta: Antonio col sorriso, che mostra il suo cuore di bambino dentro un fisico da orso…in effetti non solo il fisico, visto che spesso il suo primo approccio era burbero e scontroso, ma era apparenza! Probabilmente una sua difesa per non scoprirsi subito, perché Antonio ha sempre donato se stesso senza riserve, senza nascondersi, senza indietreggiare, con gioia e generosità. Sapeva combattere e sapeva proteggere nei momenti in cui c’era bisogno. Sapeva tenere il punto su ciò di cui era convinto, ma sapeva anche ascoltare. Amava sfidare e sfidarsi ed amava, tantissimo, lo scoutismo, i suoi fratelli e sorelle scout, i suoi lupetti e lupette.
Quest’estate mi è rimasta stampata nella testa una sua frase sussurrata durante la giornata dei genitori alle vacanze di branco: ” Chissà se vedrò mai in vita il nostro reparto come questo”. Si riferiva ad un reparto, numerosissimo ed iperorganizzato, che campeggiava vicino alla struttura dove era stabilito il suo branco. In questa frase ho colto l’ombra di un presagio del suo tempo che gli scappava via ed era evidente come lo scoutismo ed il suo gruppo Chieti 4 fossero non solo servizio ma il senso profondo della sua esistenza per cui avrebbe dato l’anima. Antonio, la tua morte mi rattrista, mi addolora, ma mi fa anche gioite, perché sei presente nel fazzolettone che i miei figli, Samu ed Elisa, indossano, sei presente nei ricordo, nella memoria e nella vita dei molti, tra cui me, che hai incontrato ed amato.
Con affetto, Daniele Campagna. Incaricato L/C 2001/2003 e papà di due scout del CH4.
Il reparto del gruppo Chieti 4 è stato aggiornato dai capi e dall’A.E. sulla morte di Antonio in una videochiamata su Zoom. Qui un’immagine il momento di preghiera che è seguito.
Non si é mai pronti a scrivere parole in questi momenti. Non si è pronti a non avere la possibilità, in questo tempo, di salutarti come si conviene ad un fratello scout; non siamo pronti a lasciarti andare con questo silenzio assordante.
Ma a te caro Antonio, a cui era tanto cara la Legge Scout, oggi più che mai ne comprendiamo il significato… Estote Parati!
Tu lo sei stato sempre! Anche quando la vita ti ha messo alla prova, nella sofferenza hai sempre messo al primo posto i ragazzi e la loro felicità.
Sei stato uno dei fondatori del nostro Chieti 4 e la tua fedeltà al gruppo e alla tua comunità capi è sempre stata al primo posto.
Avevi un carattere forte e deciso…per chi ti guardava da lontano eri spesso visto come un grosso testardo…lo eri certo, ma chi ti conosceva davvero, sapeva quanto era grande il tuo cuore e quanto amore c’era anche nei gesti più nascosti.
Oggi lasci un vuoto davvero grande…ma da quaggiù noi continueremo a mantenerti vivo nel nostro essere scout ogni giorno… come tu avresti voluto.
Ti vogliamo bene,
La tua comunità capi del Chieti 4
No Replies to "Buona strada, Antonio"
I commenti sono moderati.
La moderazione potrà avvenire in orario di ufficio dal lunedì al venerdì.
La moderazione non è immediata.