La missione della squadriglia Pantere del gruppo Pescara 6

Nelle giornate di sabato 23 e domenica 24 marzo 2019 la squadriglia Pantere si è recata al Piazzale della Repubblica (stazione degli autobus) per partire per la missione. Un week-end per stare con la Squadriglia e divertirsi! Siamo partite a piedi dalla Stazione, con gli zaini in spalla, e abbiamo percorso Via Pizzoferrato per diverse centinaia di metri, per poi svoltare su Via Monti Ausoni per un breve tratto. Quindi, proseguendo su Via Parco Nazionale d’Abruzzo, abbiamo perso per qualche istante la strada giusta per Via Arapietra, ma con grande tenacia siamo riuscite a ritrovare la strada per proseguire verso il cimitero in Via Colle di Mezzo. Continuando per Via Monte Di Campli e andando avanti per 450 metri, una volta arrivate alla rotonda abbiamo svoltato su Via Colli Innamorati e, finalmente, alle 17 in punto siamo arrivate a destinazione, in Via Rapagnetta, in tutta tranquillità.

All’esterno della Chiesa di San Giovanni Battista e San Benedetto, nei cui locali abbiamo pernottato, ci aspettava a braccia aperte Franco, Akela del posto, che ci ha dato il benvenute a nome del Gruppo Agesci PE3.

Franco è stato molto gentile, lasciandoci la libertà di giocare, creando un ottimo clima di squadriglia. Alle 18:30 ci siamo recate in Chiesa per partecipare alla messa vespertina, celebrata dal simpaticissimo vice parroco, Don Alessio.

Conclusa la messa, alle 19:30, ci siamo recate nella stanza a noi assegnata per preparare la cena e mangiare. Ma…

…LA FESTA NON ERA ANCORA INIZIATA!!!

Infatti noi Pantere abbiamo avuto l’opportunità di partecipare a una cena multietnica di solidarietà per chi voleva degustare specialità di altri paesi e per confrontarsi con popolazioni diverse dalla nostra. Il ricavato verrà spedito in Venezuela .

Adesso vi racconteremo un po’ di storie di ragazzi e ragazze meno fortunati di noi.

Leila, una ragazza albanese di 21 anni, venuta in Italia un anno e mezzo prima con la madre che non sa parlare italiano, per subire un trapianto di midollo osseo molto lungo e doloroso. Ci ha raccontato che si trova molto bene in Italia e sta frequentando l’Università di Medicina a Chieti.

Abbiamo conosciuto anche Marco e Oscar, due sacerdoti provenienti dal Venezuela, approdati nella nostra nazione rispettivamente da 6 e da 13 anni , per studiare e approfondire la loro fede cristiana. Qui in Italia si trovano bene e ammirano molto la nostra grande quantità di storia, conosciuta in tutto il mondo.

Monica invece è una signora tunisina, arrivata 40 anni fa per trovare un lavoro. Ora lavora come cuoca e svolge volontariato per aiutare i poveri. Qui si sente a suo agio, ma avrebbe preferito rimanere nella sua città natale, notando alti e bassi in entrambi i Paesi. Franco Di Biase, conosciuto anche come Mago Frack, lavora destinando tutti i suoi guadagni di mago ai bambini dell’Africa. Ne ha presi in affido già due.

Ma soprattutto abbiamo conosciuto Don Massimo Di Lullo, ex parroco della Chiesa che accoglie il Gruppo dei nostri fratelli e sorelle scout e che ha dato alloggio per un week-end alle Pantere del Pescara 6!

Don Massimo durante la scorsa estate è partito per la missione diocesana in Albania, un paese in cui manca il riscaldamento sia in Chiesa, sia nei locali pubblici. Ma questo non è tutto! La cosa che rende la sua missione davvero difficile è la lingua albanese, in quanto lui, per via della complessità di molte parole, non è in grado di parlarla.

Ci ha raccontato che quando si è recato in una zona confinante con lo stato del Montenegro, in un villaggio agricolo, nei bar i banconi non esistono e ci si deve per forza sedere per bere anche solamente un caffè. Nel suo Paese si coltiva tanta verza, ma non altri tipi di verdure. Si mangia sopratutto carne alla griglia e i piatti principali sono il Durek, una torta rustica con tante sfoglie, e la Baklavà, un dolce rinomato, tra i preferiti della popolazione locale.

Dopo la cena multietnica, terminata intorno alle 22, siamo tornate nella sede per il meritato riposo.

Il risveglio, insieme alla abbondante colazione, ci ha caricate di energia! Ci siamo subito preparate per metterci di nuovo al lavoro: scrivere le storie che ci sono state narrate la sera precedente, senza tralasciare i dettagli riguardanti le esperienze vissute dagli ospiti incontrati, ciascuno con la propria ricchezza e la propria voglia di socializzare.

Un po’ di gioco e di svago hanno movimentato la mattinata, prima di farci riprendere la via di casa, ripercorrendo esattamente al contrario la strada di andata.

Questa missione ci è piaciuta e ci ha permesso di pensare molto a ciò che abbiamo e che non apprezziamo. Riflettendo su questi problemi ci siamo unite di più e ne hanno guadagnato il DIVERTIMENTO e il GIOCO DI SQUADRA!

(nella foto la squadriglia Pantere con Mago Frack).

Panthers News 2

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