Seminario Scautismo ed Handicap

AGESCI – AREA METODO
Seminario "Scautismo e handicap" – ROMA 1/2 Giugno 2005
iscrizioni entro il 31 Maggio
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PERCHE’ UN CONVEGNO SU SCOUTISMO E HANDICAP.
Da molte parti è emersa la necessità, peraltro ribadita dal progetto nazionale votato dal Consiglio Generale 2004, di affrontare nuovamente quest’argomento di cui si era parlato diversi anni fa.
Oggi i tempi sono cambiati, i ragazzi hanno nuove esigenze, il mondo dell’handicap ha subito notevoli cambiamenti sia dal punto di vista legislativo, sia da quello sociale, sia nella definizione.
Infine, anche grazie all’allungamento dell’aspettativa di vita, i portatori di handicap hanno dinnanzi a sé una vita più lunga, e ciò chiama la società a farsi carico del problema in maniera più pressante. Quindi è importante tornare a ragionare su quest’argomento
A CHI SI RIVOLGE
A capi e quadri che sono interessati a questa problematica, sia che l’abbiano vissuta, sia che la stiano vivendo, sia che di fronte alla possibilità d’accoglienza di un bambino/a, ragazzo/a diversamente abile si sono scontrati con difficoltà e/ o incertezze.

Per maggiori informazioni clicca su "Leggi Tutto" oppure visita il sito http://www.agesci.org/metodo/metodo 

COME SARA’ ARTICOLATO

In tre momenti:
Nel primo ci faremo aiutare da esperti ad entrare in una nuova prospettiva di lettura ed analisi di questa realtà e a ragionare sul rapporto tra scoutismo e handicap.
In un secondo momento ragioneremo per piccoli gruppi sulla possibilità che ci offre il metodo di lavorare con bambini/e e ragazzi/e diversamente abili nelle tre branche. In questa fase i gruppi saranno guidati da capi che hanno una buona conoscenza del metodo e cercheranno di ragionare sulle possibilità di utilizzare il metodo nel rispetto dei PE dei gruppi, dei programmi delle unità e della PP di ciascun ragazzo.
In un terzo momento ci verranno presentate una serie di esperienze (positive e negative – anche il negativo ha la sua importanza) proposte da capi che hanno già avuto ragazzi diversamente abili inseriti nei gruppi, di genitori di ragazzi portatori di handicap che hanno scelto per i loro figli il percorso educativo in agesci, ed infine di persone disabili che hanno vissuto l’esperienza scout. Discuteremo le varie esperienze e ragioneremo sulle diverse possibilità di intervento.
A PROPOSITO DI QUESTA TERZA FASE, CHIEDEREMO AI CAPI CHE HANNO ANCHE RAGAZZI DIVERSAMENTE ABILI (ATTRAVERSO LA STAMPA ASSOCIATIVA, MA CONTIAMO ANCHE SULLA VOSTRA COLLABORAZIONE) DI FARCI PERVENIRE LE LORO ESPERIENZE (MAX 4 CARTELLE) IN SEGRETERIA AGESCI AREA METODO ENTRO IL MESE DI MAGGIO E DI CHIEDERE ANCHE A QUALCHE EX RAGAZZO DEL GRUPPO DI FARE LO STESSO. CIO’ PERCHE’ LA COMMISSIONE POSSA RAGIONARE SU QUALI PRESENTARE AL CONVEGNO E QUALI RACCOGLIERE IN CARTELLONI O BOOK (NON ABBIAMO ANCORA DECISO) CHE I PARTECIPANTI AL CONVEGNO POTRANNO CONSULTARE DURANTE LE PAUSE. DEI LAVORI.
COSA ASPETTARSI E COSA NON ASPETTARSI DAL CONVEGNO
Non bisogna aspettarsi una serie di risposte certe su come comportarsi: i ragazzi sono uno diverso dall’altro e ognuno di loro ha bisogno di percorsi personalizzati a prescindere sa sia disabile o meno
Non bisogna aspettarsi una serie di ricette utilizzabili in situazioni tipo, specialmente nella terza parte capiremo che ogni soluzione è legata ad una situazione e non è “esportabile”
Cosa aspettarsi: una maggiore conoscenza di questa situazione, la chiarezza sul ruolo del capo, l’apertura del dibattito sul rapporto scoutismo e handicap.
Informazioni ed aggiornamenti saranno disponibili sul sito web dell’Agesci e sulla stampa associativa

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