Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato Stampa emesso dal Chieti 3 relativamente ad una gran bella attività, che non vi anticipo invitandovi alla lettura:
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Chieti, 10 maggio 2012
Il 27 gennaio 2012, si è celebrato il sessantasettesimo anniversario dall’apertura dei cancelli di Auschwitz da parte dell’Armata Rossa. Con questa memoria ogni anno celebriamo il tentativo di annientamento degli ebrei d’Europa, e una parte della nostra storia collettiva che scuote le coscienze, spingendo le persone a chiedersi come, tutto questo, possa essere potuto accadere. Molte opere letterarie, filosofiche e drammatiche in merito alla tragedia della Shoah, hanno cercato di spiegare come la storia umana abbia raggiunto il suo abisso. La Shoah quindi rappresenta un monito per tutta l’umanità, e da esso nasce l’imperativo di dover conoscere quello che è stato, per non commettere gli stessi errori.
In questo preciso periodo di crisi è molto importante tenere presenti le radici e i valori sui quali si fonda la nostra civiltà. Occorre quindi tenere d’occhio le storture e i veleni, anche razzisti e xenofobi, che i momenti di difficoltà possono far emergere.
E con queste prerogative che noi giovani Rover e Scolte (ragazzi dai 16 ai 20 anni) del Gruppo Scout Chieti 3 dell’AGESCI – Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani, intendiamo ripercorrere la drammatica storia dell’olocausto, con un percorso di conoscenza e di approfondimento che, lungo tutto il periodo dell’anno sociale, ci porterà a scoprire le verità storiche su questa tragedia, e a riflettere e confrontarci su una serie di tematiche correlate.
Questo percorso si concluderà nel periodo estivo con una “Route”, ovvero un campo mobile, in avvicinamento al Lager di Mauthausen, dove l’attività troverà la sua meta finale.
IL PROGETTO
PASSI NEL VENTO è un cammino a piedi lungo il fiume Danubio, da Vienna fino a Mauthausen che è insieme un’avventura umana e culturale, vogliamo promuovere la conoscenza di un’Europa attuale, vista secondo un taglio particolare, un’Europa antichissima fatta di lingue e di popoli, legami storici e ferite recenti.
Vogliamo davvero sapere cosa è accaduto nel passato, e cosa sta succedendo oggi nel mondo, nel nostro mondo globalizzato, che sembra aver dissolto ciò che è concreto e annullato le distanze forse soltanto tramite un’esile finzione. Non vogliamo restituire un’immagine edulcorata della realtà, ma soltanto attraversarla lasciando che sia un fiume (il Danubio) a raccogliere, incanalare e raccontare le sue storie.
La nostra esperienza ha il suo significato nel suo svolgersi lungo il percorso che compie il Danubio, che lega insieme popoli, storia, lingue e culture differenti. Un fiume che, nel suo lungo percorso dalla Germania alla Romania, è un solco tracciato su una carta geografica che ancora deve essere assimilata all’Europa (occidentale) come siamo abituati a considerarla. È il vero territorio della frontiera delle nuove aspirazioni dell’Unione Europea, che mentre vede
crescere il numero di stati membri e un po’ ovunque affermarsi una moneta sola, non ha smesso di lacerarsi, sospesa tra un passato di divisioni e un futuro di incertezze.
La memoria della Shoah e il percorso lungo il Danubio, rappresentano per noi la strada per l’Europa che saremo e che dobbiamo ancora scoprire.
L’immagine dello “zaino” del viandante e del percorso del fiume che attraversa e abbatte le frontiere, sono il punto di partenza di questa moderna (e antica) avventura di scoperta e conoscenza. Non un impresa sportiva, non un pellegrinaggio spirituale, né un’indagine scientifica.
Le persone che incontreremo lungo il cammino, i nostri corrispondenti scout austriaci, si confronteranno a loro volta con la nostra esperienza di conoscenza. Questo sarà l’innesco per descrivere non soltanto ciò che è il loro fiume, il loro Paese, la loro storia, ma ciò che sta diventando e come potrebbe essere l’Europa che sarà.
Partiremo con uno “zaino vuoto” e saranno le storie e le esperienze vissute sulla strada che daranno un senso nella rielaborazione finale di tutto il nostro viaggio.
Infatti al nostro ritorno la memoria e le esperienze vissute saranno trasposte e offerte a chi quotidianamente ci sta intorno, alla comunità civile della nostra città e provincia di appartenenza, e in scala più larga alla nostra Regione, anche attraverso l’ausilio delle nuove tecnologie della comunicazione e dell’informazione, con il fine che questa non dovrà essere soltanto un’esperienza intima e individuale, ma che grazie al lavoro di squadra, potrà diventare un’esperienza di condivisione.
Il carattere principale della nostra “Route” è l’alto valore culturale, sociale e politico, per il quale già il Ministero degli Esteri, l’Ambasciata d’Italia a Vienna e la Provincia di Chieti, hanno concesso il proprio patrocinio.
L’evento sarà anche una magnifica occasione per promuovere il nostro Paese con tutto il patrimonio culturale delle nostre regioni.
I ragazzi del Clan “Pegaso” del Gruppo Scout AGESCI Chieti 3
Mariarita Graziani, Andrea Toppi, Hermes Marrone, Emanuele Profenna, Michela Di Tomasso, Chiara Pizzuto, Francesca Boffa
I Capi Clan
Paride Massari, Lina Di Labio, Emilio Cacciagrano
Gruppo Chieti 3
Via Pescara 202 – 66100 Chieti Scalo
www.chieti3.it – Email – admin@chieti3.it
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