Che dire del laboratorio per capi sulla scelta politica tenutosi tra Firenze e Barbiana nel weekend del 1°maggio??
Zaino in spalla, scarponi ai piedi e fazzolettone al collo, io e Carla, siamo partite, spinte dal desiderio di confrontarci e soprattutto di chiederci ancora una volta: “che cos’è la scelta politica e in che modo ci riguarda, come cittadini e capi scout?”
Abbiamo vissuto i primi due giorni a Firenze, alla riscoperta dei luoghi “vivi” della città, in cui la legalità, la solidarietà e l’accoglienza si sono manifestate in tanti anni di storia. Abbiamo avuto la fortuna di ascoltare tante testimonianze come il sindaco Renzi, l’ex sindaco Primicerio e don Giovanni, parroco nel quartiere di san Donnino. Successivamente ci siamo spostati a Barbiana, dove abbiamo incontrato Michele Gesualdi, ex allievo di don Milani. Infine a Fiesole, in compagnia di Edo Patriarca, ex presidente dell’Agesci.
A conclusione del campo abbiamo abbozzato un documento sulla scelta politica, utilizzando il metodo della scrittura collettiva di don Milani; abbiamo toccato con mano la forza di tale metodo, in cui il parere di ogni persona è importante, perché “tutto ci interessa”.
Vorremmo condividere con voi solo alcuni pensieri emersi da questo laboratorio. Dalle molteplici testimonianze abbiamo capito come la politica oggi debba operare per perseguire il bello e per ridare un’anima alle città, avendo sempre come fine la centralità dell’uomo. Deve influire concretamente sul mondo, rendendo possibile ciò che è desiderabile. La politica è una vocazione al servizio, è stile di serietà, responsabilità, competenza e partecipazione. Occorre osservare, dedurre e poi agire per operare un cambiamento. Tutto questo, però, non nasce da una tecnica, ma da una vita vissuta nell’eucarestia. Infatti, se l’impegno politico ed educativo non è sostenuto dall’amore evangelico e non porta a respirare segni di speranza, rischia di svuotarsi.
Vi lasciamo con una frase che è stata la linea guida di tutto il laboratorio:
“Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne insieme è la politica, sortirne da soli è l’avarizia”. (Lorenzo Milani, da Lettera a una professoressa).
Benedetta (Pe10) e Carla (Silvi 1)
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