Dimissioni Benedetto XVI: i perchè…

Pubblichiamo degli stralci di un bell’articolo pubblicato dal corriere.it, articolo molto completo in cui vengono date alcune risposte rispetto ai perchè umani che si sono suscitati tra la gente.

vediamone qualche stralcio, per la consultazione completa vi invitiamo a raggiungere il relativo link:

http://www.corriere.it/cronache/13_febbraio_12/papa-tre-perche-di-un-gesto-umile-messori_8d67ca18-74de-11e2-b332-8f62ddea2ca4.shtml

la giornata in cui è stata comunicata questa storica notizia non è stata una giornata qualunque:

[…] L’11 febbraio, ricorrenza della prima apparizione della Vergine a Lourdes, è stata dichiarata dall’«amato e venerato predecessore», come sempre lo ha chiamato, Giornata mondiale del malato. Ha detto Ratzinger, nel latino della breve e sconvolgente dichiarazione: «Sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino» […]

sul motivo delle sue dimissioni:

[…] in questi mesi Benedetto XVI abbia meditato sul primo e solo caso di abdicazione formale di un Pontefice nella storia della Chiesa, quello del 13 dicembre 1294, da parte di Celestino V. Vi erano stati, nei «secoli bui» dell’Alto Medioevo alcuni casi di rinuncia papale, ma in circostanze oscure e sotto la pressione di minacce e di violenze. […]

sul perchè in un momento assembleare comune

[…] la rinuncia era possibile, ma andava fatta «davanti ad alcuni cardinali». È proprio quanto ha deciso di fare Benedetto XVI, che non aveva che quel precedente cui rifarsi: precedente del resto, spiritualmente sicuro, in quanto il buon Pietro fu dichiarato santo dalla Chiesa e non meritava davvero l’accusa di viltade lanciatagli contro dal ghibellino Dante per sue ragioni politiche. Insomma, in mancanza di altre regole, papa Ratzinger, sempre rispettoso della tradizione, si è rifatto a quelle stabilite otto secoli fa dal confratello di cui voleva condividere il destino. Probabilmente, non è casuale anche il fatto che l’imprevisto annuncio sia stato letto solo in latino, quasi per richiamarsi anche in questo a quel precedente lontano. […]

sull’umile constatazione:

[…] «Noi siamo soltanto, parola di Vangelo, dei servi, per giunta inutili. Non prendiamoci troppo sul serio, siamo unicamente strumenti e, in più, spesso inefficaci.

Non arrovelliamoci, dunque, per le sorti della Chiesa: facciamo fino in fondo il nostro dovere, al resto deve pensare Lui». […]

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