Cfm : “Prima Edizione del Festival Internazionale del vino” dal 27/10/12 al 02/11/12
“Corso di formazione metodologica per capi scout in cerca di assaporare il metodo ideale per seguire i propri ragazzi, lungo la propria progressione personale , con lealtà e amore ; il tutto all’insegna del gioco che travasa sempre nell’allegria e gioia…..”
Un’avventura indimenticabile…. iniziata con l’accoglienza da parte dei capi campo sul Belvedere di Castiglione Messer Raimondo (Te).
La strada inizia il giorno 28, quando i partecipanti con lo zaino “in spalla”, con destinazione da raggiungere Castilenti. Una volta giunti al Convento il primo momento è stato l’accettazione …..e fu così che da quel giorno in poi iniziò il Festival vero e proprio!
Descrivere questo corso è un po’ difficile, troppo è stato l’entusiasmo nel viverlo che quasi non si riesce a parlarne.
I partecipanti al corso provenivano da vari gruppi: Verona, Genova, Molise, Abbruzzo e Lazio. Provenienti da diversi parti ma tutti accomunati da un unico obiettivo da raggiungere.
Il clima che si è respirato è stato solo quello di una “Famiglia Felice” in un’ “Ambiente Fantastico”!
I partecipanti si sono immedesimati nei loro ragazzi vivendo in prima persona l’ambiente Giungla : un’ambiente in cui all’arrivo si è stati accolti, di seguito accettati e poi coinvolti dai meravigliosi capi campo ad avvistare le “prede da cacciare” per poi definirle, metterle in azione e poi a fine campo verificarle; pronti così per conquistare le nostre “specialità”.
La settimana è stata intensa ma ricca di nozioni svolte ed acquisite in maniera gioiosa ed allegra.
In realtà il festival era un’ambientazione allegra per far apprendere il Metodo scout:
“IL VINO NON SI BEVE SOLTANTO, SI ANNUSA, SI OSSERVA, SI GUSTA e…..se ne parla”. (Edoardo VII 1841-1910)
Questa è stata la frase che ha accompagnato i partecipanti per tutto il campo di formazione. Lo scopo di questa frase era che questo corso doveva essere un’occasione formativa come momento privilegiato per fermare i partecipanti a gustare qualcosa che fino a quel momento si aveva solo assaggiato e mai assaporato fino in fondo. Infatti lo scoutismo è tutto ciò: il capo scout non deve ritenersi capo ma educatore capace di osservare i propri ragazzi durante la propria progressione , gustare le varie soddisfazioni e mettersi in discussione sempre , senza mai dire che si è arrivati a diventare capi. Il capo non è capo mai, è sempre in continuo aggiornarsi, è sempre in “caccia” continua!
Un campo questo all’insegna della competenza da parte dei “fantastici 5” dello staff di campo, che non solo molto preparati per la formazione ma si sono rivelati persone umili e semplici; dediti ai veri valori dello scoutismo: fratellanza, lealtà e rispetto.
Dire che questo campo è riuscito bene è poco, forse dire, che L’Abbruzzo deve ritenersi orgoglioso di avere sul proprio territorio persone degne di onore e rispetto rende di più. Con la loro esperienza hanno svolto tutto all’insegna del gioco si ma mettendo in rilievo l’essenzialità definendo così “l’arte del capo….”
Vivere tutti questi momenti è stato semplicemente meraviglioso, ora spetta ad ogni capo riportare nei propri gruppi di appartenenza le esperienze vissute in modo da poter essere veri testimoni di un mondo che ancora non è corrotto; un mondo in cui ancora si crede e si lotta per valori reali e non ideali, un mondo fatto di tutto ciò che la natura ci offre e che Dio ci insegna con la speranza che l’uomo continui a salvaguardare che natura e Dio hanno creato. Concludo come qualcuno disse : “QUESTO CAMPO è COSA BEN FATTA!!!!!”.
Un GRAZIE di cuore è rivolto in modo molto affettuoso al meraviglioso Staff di campo : Matteo Ciavattella, Don Vito Cantò, Carolina De Santis, Angelica Fraticelli e Giuseppe D’Ercole.
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Maria Mollo “Nettuno 1”.
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