E’ questo il titolo del bellissimo articolo che vi invitiamo a leggere, articolo segnalatoci da Cecilia, una splendida ragazza Scout, non più in associazione per motivi di studio che l’hanno allontanata dalla casa madre già da qualche anno, ma che molto è rimasta legata alla famiglia più grande del mondo.
Legame che caratterizza anche l’autrice dell’articolo molto ben scritto e descritto, la firma è di una “mamma” non scout, ma DI scout Monica Ricci Sargentini, che oltre ad essere giornalista del Corriere della Sera, si scopre essere anche impegnata nella salvaguardia dei diritti umani con Amnesty International (eventualmente vi consiglio di visitare: http://lepersoneeladignita.corriere.it/ ).
l’articolo nella sua interezza lo potete leggere da qui:
ma nel frattempo vi riportiamo dei semplici spezzoni che valgono la pena di vivere l’anteprima di questo nostro spazio.
[…] sul mio computer è apparsa un’email dei capi Scout di mio figlio, […] E improvvisamente mi è sembrato di essere in un’altra Italia. […]
[…] Mi ricordo che quando andai a vivere negli Stati Uniti, alla fine degli anni 80, rimasi stupefatta da come gli americani credessero a tutto quello che dicevi. Per loro la tua parola era magicamente vera. Si fidavano. […] Perché la base è quella della fiducia nell’onestà dell’altro, quella dell’apertura […]
[…] Il loro non è un ritorno al passato ma è il futuro che tiene conto del passato. (fantastico! ndr)
[…] Questi capi scout, che durante la settimana studiano all’università, e nel week end educano i nostri figli facendoli divertire da matti mi commuovono. E vorrei che tutti quanti ne prendessimo esempio.
non accontentatevi di quanto vi ho scritto ed approfondite andando a leggere l’interezza dell’articolo!
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m@
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