Le tante storie di un uomo comune che divenne Papa

Papa Francesco, oltre che essere diventato super presente nelle cronache mondiali per essere diventato Sommo Pontefice, sta emergendo in questi primi giorni di papato anche per il suo stile, uno stile da uomo comune immerso in una saggezza e bontà esemplare.

Le storie che stanno venendo alla luce molto rapidamente, raccontano di un uomo davvero umile e pronto a porsi ai piedi dei più poveri con vero spirito di carità, distaccato da ogni forma di benessere che il suo ruolo (ma anche quello di cardinale) gli avrebbe potuto permettere, si sta distinguendo per le sue azioni mai banali.

c’è chi racconta del Papa tifoso; nato nel segno del calcio, la mamma si chiamava Sivori (omonima dell’oriundo juventino) ed il papà era un grande tifoso del San Lorenzo, squadra di Buenos Aires nata per mano di un salesiano in un oratorio, e squadra di cui l’oggi Papa è ancora grande tifoso.

Si racconta adirittura che l’allora Cardinal Bergoglio si confrontava spesso con uno storico bomber del club, Alberto Acosta, adirittura anche sulla posizione da tenere in campo!

ed intanto esultano della sua presenza anche la nutrita schiera di argentini che milita nel Catania, che similmente al San Lorenzo condivide i colori sociali: rossoblu.

Ma Papa Francesco è anche quello che uscendo dalla sua camera, incontrata una Guardia Svizzera gli chiede se avesse passato lì tutta la notte.

Quando la stessa rispose di “si!“, il Papa rientrato nella sua stanza, prende una sedia e una merendina per portarla al giovane. E prima di rientrare nella sua camera, giratosi per salutarlo invita la guardia che se avesse avuto bisogno di qualcosa bastava che bussasse.

 

E ancora sa più dell’incredibile, la telefonata che ha ricevuto Daniel, edicolante di Calle Bolivar: «Ciao Daniel! Sono il padre Jorge». «Sul serio, —insiste il neo Papa davanti all’incredulità di Daniel che piuttosto credeva in uno scherzo– sono padre Jorge. Grazie per il tuo servizio di tutti questi anni. Ora, però, non mandarmi più il giornale».

Daniel tutte le mattine inviava a casa dell’arcivescovo Jorge Mario Bergoglio il quotidiano El Clarín, e dopo essersi reso conto che aveva a che fare con il vero Papa Francesco, non ha potuto far altro che scoppiare a piangere: «Non potevo crederci: il Papa si era ricordato di disdire personalmente l’abbonamento. E mi chiamava con affetto per dirmelo. Ha pure mandato un saluto alla mia famiglia». 

  

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