Se cambio Io il Mondo cambia: Campo Invernale 2012 Reparto Aquile Randagie – Cepagatti 1

Prima di leggere l’articolo noi vorremo precisarvi una cosa:
quest’anno noi, reparto Aquile randagie abbiamo deciso di svolgere il nostro campo invernale ad Assisi, meta sostenuta con forza dal consiglio capi, in occasione dell’anno della fede …

Possiamo così augurarvi una buona lettura …                                                                                        

Ecco il giorno della partenza.
6.30 am, la stazione di Pescara ospita il gruppo scout Cepagatti1 assieme all’entusiasmo che lo circonda, le aquile randagie sono  pronte a spiccare il volo verso una nuova avventura.      

 Ragazzi il treno ci attende, e poi via, Assisi stiamo arrivando!!!! Si si, proprio … -Sapete nel Cepagatti1 gli inconvenienti sono ormai di famiglia … – ed infatti … Le ore passavano e treno dopo treno la meta si faceva sempre più lontana e con essa anche il nostro entusiasmo …  Ma la legge ci dice “ gli scout sorridono e cantano anche nelle difficoltà” … così tra una canzone ed una chiacchierata, il treno annuncia “SIAMO IN ARRIVO AD … ASSISI!”

I nostri occhi brillavano, ma brillavano talmente tanto da illuminare la carrozza del treno … Pochi metri ci separavano ormai dalla nostra meta … Ce l’ avevamo fatta ! Lo spirito d’avventura che compone il DNA di ogni scout anche questa volta ci aveva fatto vivere un viaggio, apparentemente noioso, come qualcosa di unico ed irripetibile … Beh anche perché ci vuole coraggio a perdere un treno con le successive coincidenze … tutto in un unico giorno poi xD.
Arrivati all’ostello Victor, il luogo che ci avrebbe ospitato durante il campo, una meravigliosa sorpresa ha riportato in noi l’entusiasmo che avevamo perso nel viaggio: Gianluca era con noi!

Ora voi chiederete “chi è Gianluca?”, è il papà di un ragazzo molto speciale che, purtroppo, a causa di alcuni problemi, non ha potuto viaggiare in treno con noi, e così ci ha raggiunto in macchina con tutta la famiglia. 

Comunque …, ci siamo sistemati nelle nostre stanze, e abbiamo cenato con gli spaghetti al sugo, che proprio al sugo non erano!, Preparati dalla sq. Leoni.     
Prima di infilarci nel sacco a pelo, abbiamo cominciato a vedere il film “Fratello Sole, Sorella Luna” sulla vita di San Francesco.                                                                                          

Il mattino seguente, dopo un’abbondante colazione e la liturgia, il reparto esce per una luuuunga camminata diretto all’Eremo delle Carceri. Ma ecco che l’imprevisto ricompare dietro l’angolo: convinti di una navetta che ci avrebbe portato alle porte dell’Eremo, abbiamo scoperto che la navetta non avrebbe “navigato” xD. Per fortuna, c’era Gianluca, che ci ha accompagnati tutti con la sua macchina/furgoncino facendo più di una volta avanti e indietro. Giunti finalmente nel posto tanto atteso, inizia la nostra visita.
Un posto meraviglioso, dove tutto intorno a te trasmetteva quiete e serenità. Il nostro capo Giuseppe, molto informato, ci ha narrato il miracolo del fiume: che San Francesco ha chiesto di far prosciugare poiché disturbava il suo silenzio. Tra tutte le bellezze che abbiamo ammirato, quella che più ci ha colpiti è stato l’albero che permetteva a San Francesco di scambiare “quattro chiacchiere” con gli uccellini del posto (detto in maniera scherzosa). Durante il nostro percorso ci siamo fermati per un momento di preghiera immersi nel fitto bosco di querce e lecci. A causa del precedente imprevisto, anche al ritorno abbiamo dovuto usufruire della macchina/furgoncino di Gianluca ancora una volta a turni: prima sono andati i più piccoli con Giuseppe, mentre noi vecchi repartari siamo stati costretti a spostarci a piedi fino all’Arco, dove abbiamo finalmente raggiunto il nostro capo Angelica insieme ad uno squadrigliere che si erano dispersi nel bosco tagliando per le “fratte”.
Ore 15:00. Tornati sani e salvi all’ostello abbiamo pranzato con una bella gavetta di pasta, panna, zucchine e carne macinata, alla faccia della semplicità, e per secondo tonno e mais.
Beh,a dire la verità abbiamo mangiato tardi e molto, chissà perché? Ma certo, il trucco c’era,  e come! Infatti: ora di cena, nessuna squadriglia è chiamata a cucinare,  i capi, inventandone un’altra delle loro,  ci han fatto credere di aspettare la pizza … Doveva essere la sera più abbondante (per quanto riguarda il cibo) ma … aspeeetta, aspeeetta e aspeeetta le pizze non si vedevano e con loro neanche Gianluca -vittima di questo scherzo, poverino-. Abbiamo però riflettuto a lungo per arrivare infine ad una conclusione tutto ciò aveva uno scopo! E dopo tanta attesa, i capi ci consegnano delle ciotole e come S.Francesco saremo dovuti andare alla ricerca di qualcosa di commestibile per poter nutrirci. Una cena che ci ha fatto meditare, pensare:  una patata lessa, una fetta di pane, una mela ed un uovo lesso! Ci ha fatto ragionare su quanto avevamo mangiato nei giorni precedenti e, mettendo a confronto ciò possiamo anche dire di esserci rimasti un po’ male … Sapete ci sono state un po’ di lamentele … 
Ma se pensiamo che molte persone molto meno fortunate di noi non hanno nulla, allora questa cena nella sua misera semplicità è la cena più maestosa che possa esistere!  Mangiamo in silenzio, ringraziando Dio per ciò che ci ha donato augurandoci che un giorno tutti potranno accedere al maestoso banchetto: quello del nostro Signore.
Il giorno dopo  tutti a visitare la Chiesa di santa Chiara e la Basilica di San Francesco, che spettacolo! Tutto illuminato:  l’albero di natale, i presepi … Ovunque, tutte quelle piccole botteghe circondate di luci esprimevano la grandezza di quel maestoso paese. La sera, un momento davvero speciale: il rinnovo delle promesse, per gli ex lupetti e la promessa di tre nuovi ragazzi hanno reso la serata commuovente e ricca di emozioni … Ognuno di noi è tornato indietro nel tempo augurando ad i “nuovi” un lungo e ricco sentiero. Beh poi la sera , cioè la notte … FESTAAA –ovviamente- e non solo una bella tombolata ha reso la serata … più accattivante se così possiamo dire! 😉
Così tra un’emozione e l’altra, il tempo è volato … E’  arrivato il momento di ripartire!                    Ma prima un ultimo saluto ad Assisi, e una visita a Santa Maria degli Angeli. Bellissima! SENZA DUBBI, con tutti quei presepi provenienti da tutto il mondo, e poi quello megagalattico, tutto colorato che si trovava fuori? Bellissimo!!!!
Ragazzi, ci vorrebbe troppo tempo e sarebbe troppo lungo raccontarvi i particolari di ogni cosa. Possiamo solo dire che è stata un’esperienza unica, bellissima, da rifare. Assisi è magica, è spirituale,  è bella e basta. E poi visitarla quest’anno assume un significato ancora più forte e vigoroso. Da San Francesco abbiamo imparato una cosa: è possibile cambiare, lo è se si ha la buona volontà  ed una  fede viva e solida, dando così un calcio all’Impossibile, come diceva B.P.!

Speriamo che questa bellissima avventura, al quanto importante e significativa per il nostro reparto,  possa essere anche per voi tanto emozionante quanto lo è stato per noi!

Un saluto speciale al nostro reparto!      
E che possa essere stata questa una sola delle molte tappe di un volo verso l’infinito ed oltre !

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Michela Santacroce  & Martina Di Gregorio_Cepagatti 1

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I Complimenti della Redazione AGESCIABRUZZO, a queste 2 ragazze che hanno fatto davvero un pregevolissimo lavoro di report! Bravissime!

m@

 

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