Quando fare una Buona Azione diventa un atto eroico

Siamo a Vasto, la spiaggia è quella larga e bella della cittadina abruzzese, è un giorno di fine estate, il 10 settembre ormai sono pochi i fortunati o gli appassionati che frequentano spiagge e stabilimenti balneari.

Per fortuna tra questi c’è chi lo continua a fare anche per lavoro, preoccupandosi che tutto vada liscio anche nelle ultime giornate di turisti e locali amanti del mare; in mezzo alla mischia dei volenterosi lavoratori estivi, c’è anche Giovanni, Giovanni è stato Lupetto, Esploratore, Rover e Partente, attualmente simpatizzante della Comunità Capi del Vasto 1. Giovanni è un ragazzo timido e questa estate ha deciso di impegnare il suo tempo presso uno stabilimento balneare come “spiaggista”, ovvero un tuttofare pronto a mettere a disposizione la sua forza (e ne ha tanta!) per sistemare al meglio l’attrezzatura da spiaggia.

La forza di Giovanni a volte spaventa per quanta ne ha, ma questa volta ha saputo metterla a frutto in maniera veramente eccellente, distinguendosi nelle cronache locali.

Tratto dal sito vastoweb al link : http://www.vastoweb.com/notizie/vasto-marina-salvataggio-in-marecompiuto-dal-vastese-giovanni-petta-16352.html :

Così come si approfitta del mare calmo per un’uscita in barca. Lo aveva fatto un uomo che, con la sua imbarcazione, stava navigando davanti la costa vastese. Ma qualcosa è andato storto, ha iniziato ad imbarcare acqua, fino a quando la barca non è affondata. Si è trovato quindi in difficoltà, a circa 500 metri dalla riva. Ha nuotato per qualche centinaio di metri. Ma arrivato ai 150 metri dalla spiaggia, le forze sono venute meno, e ha iniziato ad agitarsi per chiedere aiuto. E’ stato notato da alcuni bagnanti e da un giovane vastese, Giovanni Petta, spiaggista presso il lido dell’Hotel d’Italia. “Ho sentito le grida dell’uomo -racconta Giovanni- e ho visto che si agitava, andando su e giù come fosse un galleggiante. Non ci ho pensato un attimo e mi sono lanciato verso di lui”. Così Giovanni ha raggiunto l’uomo e lo ha riportato velocemente a terra, evitando il peggio….

… dice: “Per fortuna ho capito subito che il signore era in difficoltà. Correre ad aiutarlo era il minimo che potessi fare. Sono uno Scout, e questa è stata la mia buona azione quotidiana”

E’ Paola (capo di lungo corso) a diffondere per prima la notizia via web sulla pagina dei ragazzi del Clan: “Voglio raccontare a tutti che oggi, mentre ero in spiaggia, a godermi gli ultimi giorni di mare limpido… un grido ha interrotto la serenità del silenzio settembrino in riva al mare. In un attimo la bellezza diventa tragedia… un uomo in mare, nessun bagnino, diversi anziani sul bagnasciuga che iniziano a fremere e a chiamare… solo un ragazzo a grossi passi avanza, entra in acqua correndo, inizia a nuotare, raggiungere finalmente l’umo che smette di gridare e lo trascina a riva… Sotto gli applausi di tutti il ragazzo è fiero della sua Buona Azione!!! E sì miei cari… il ragazzo è uno scout… Anche io incredula sorrido e mi complimento con Giovanni Petta!!!!!

E poi ieri mattina mi arriva la telefonata, è Giovanni stesso che mi chiama e mi dice: “hai saputo la novità???” … conoscendo Giovanni e con un pizzico di quel umano pregiudizio che contraddistingue noi esseri umani, temendo in qualche numero dei suoi (!), io: “che hai combinato!????” ……

E questa volta Giovanni l’ha fatta veramente grossa, divenendo esempio per tutti nel mettere a frutto e a disposizione di chi era veramente in difficoltà quello spirito unico che il nostro fazzolettone infonde in ciascun suo vero appartenente.

Dopo un giorno ancora un pò euforico per l’eroico gesto mi dice: “Angelo è andata che io ho visto un signore urlare a 120 metri dopo la seconda secca sono partito l’ho preso e l’ho portato a riva, poi anche il mio buon senso scout, aiutare il prossimo ha aiutato me, come ho imparato da tanti capi scout che ho avuto

Bravo Giovanni, eroe per un giorno, scout per la vita!

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