Messaggio della Capo Guida e del Capo Scout per il nuovo anno che si apre

scout_8“Insegnami allora a librarmi con Te perché vivere non è trascinare la vita, non è strapparla, non è rosicchiarla: vivere è abbandonarsi come un gabbiano all’ebbrezza del vento; vivere è assaporare l’avventura della libertà, vivere è stendere l’ala, l’unica ala con la fiducia di chi sa di avere nel volo un partner grande come Te.”

(don Tonino Bello)

La guida e lo scout pongono il loro onore nel meritare fiducia

Un nuovo anno scout si apre: un anno particolare, unico, speciale.

Ricorderemo il 2014 per i trentamila volti incrociati a San Rossore, per la strada percorsa da tutta l’Associazione per realizzare quel meraviglioso incontro di giovani.

Ogni lupetto e coccinella, esploratore e guida, rover e scolta, ogni capo, che sia stato o no a San Rossore, ha contribuito con il suo entusiasmo e con il suo coraggio alla buona riuscita di un evento straordinario.

In questo momento desideriamo ringraziare soprattutto coloro che, pur non avendo avuto la possibilità di gustare “dal vivo” la bellezza di quell’incontro, si sono ugualmente resi protagonisti nei propri territori, partecipando ad attività di autofinanziamento, di animazione in parrocchia, di coinvolgimento delle famiglie, contribuendo a fare sì che la Route nazionale mostrasse veramente il volto di tutta l’Associazione al nostro Paese e alla nostra Chiesa.

Il 2015 sarà un anno speciale perché la Route è finita ma, come spesso cantiamo, la strada percorsa fin qui “Non è strada di chi parte e già vuole arrivare, non è strada dei sicuri, dei sicuri di riuscire, non è fatta per chi è fermo, per chi non vuol cambiare, è la strada di chi parte e arriva per partire.” [“E’ di nuovo route” ]

Con questo spirito ripartiamo per nuove avventure, cominciando dalle unità che aprono l’attività annuale, dal piacere che proviamo nel donare il nostro tempo nel servizio alle giovani generazioni, pur tra le fatiche nel trovare i capi disponibili, nella ricerca continua di formazione, nel complicato, ma stimolante rapporto fra adulti in comunità capi.

All’inizio di questo nuovo anno ci piace soffermarci su una parola che rappresenta un po’ il filo rosso della nostra esperienza associativa: fiducia.

Fiducia che richiama anche altre parole come fede, fidarsi, affidarsi, affidare… con il loro senso pregnante che le riempie di significato.

Con fiducia:

–  le famiglie affidano alla nostra Associazione il loro bene più prezioso, i figli;

–  le comunità capi affidano ad adulti responsabili e disponibili la conduzione delle unità, consci dell’importanza di educare, ovvero di aiutare bambini, ragazzi e giovani a crescere nella complessità;

–     anche i capi riuniti in assemblea di Zona e poi in regione e a livello nazionale affidano la conduzione delle strutture associative a capi che per quattro anni si impegnano a realizzare un progetto e un programma che periodicamente fissa i nostri passi e segna il nostro cammino.

Il nostro credere in Gesù Cristo morto e risorto per noi è un atto di fede, un affidarsi a Lui, fedele compagno di strada e guida del nostro cammino.

Ci piace pensare che la nostra Associazione, fatta di buoni cittadini e di cristiani, sia proprio questa: un’Associazione che si fonda sulla fiducia reciproca, sul piacere e la voglia di fidarsi e di affidarsi.

Ci piace pensare che le regole che guidano la nostra azione, lo Statuto e i Regolamenti, siano meri strumenti per agevolare l’applicazione dell’unica vera legge, la Legge scout, che nel primo articolo ci dice: “la guida e lo scout pongono il loro onore nel meritare fiducia”.

Ci piacerebbe che tutti i Gruppi Agesci d’Italia, quest’anno, all’apertura delle attività, proclamassero la Legge scout sottolineandone un articolo che in qualche modo possa segnare il percorso del nuovo cammino che si sta per intraprendere.

Ci piacerebbe che tra i capi, in tutte le comunità capi, si sottolineasse e si approfondisse il senso profondo del primo articolo della Legge in cui la parola fiducia, in una visione più ampia, legata al servizio, si trasforma in responsabilità verso i bambini, i ragazzi, i giovani che ci vengono affidati e verso le famiglie che a noi li affidano.

Sarebbe bello che alcune di queste riflessioni potessero circolare in Associazione, in Zona per esempio, per giungere fino al prossimo Consiglio generale, attraverso i Consiglieri generali. E così fare del Consiglio generale il vero luogo di decisione, ma anche di ascolto delle passioni e delle riflessioni di tutta l’Associazione.

Con l’auspicio che questo augurio giunga a tutti i lupetti e coccinelle, agli esploratori e guide, ai rover e scolte e a tutti i capi,

fraternamente

Rosanna Birollo  e Ferri Cormio

La Capo Guida  e Il Capo Scout

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