Salutiamo Scoiattolo Rosicante
Il 21 novembre alle ore 14,30 abbiamo celebrato, accompagnati da una moltitudine di amici, conoscenti e fratelli scout, le esequie di Sergio Palazzi (Scoiattolo Rosicante), che tutti noi riconosciamo come il “padre” dell’attuale gruppo scout Giulianova 1.
Sergio era fiero della sua promessa da Lupetto fatta nel 1946 nel gruppo Fermo 1, della sua partecipazione da Capo Squadriglia al Campo Nazionale Esploratori in Val Fondillo nel 1954, delle sue imprese e dei suoi servizi a Lourdes da Rover e dei passi compiuti come Bagheera nei primi anni 60 (tra i primi ricordi che abbiamo rinvenuto tra le sue cose, in quelle che teneva più vicine a se, il quaderno del campo di formazione capi a Bracciano del 1961, zeppo di appunti metodologici, ban, e firme di fratelli scout che con lui avevano condiviso quella esperienza).
Trasferitosi a Giulianova per lavoro con la famiglia, ha prima collaborato nel gruppo scout Asci e poi nel 1985, insieme ad altri uomini e donne con cui aveva condiviso l’esperienza dei Cursillos di Cristianità, tra cui il suo eterno compagno di giochi e nostro attuale Baloo Tonino Tarquini, rifondato il gruppo Agesci, rimettendosi a 50 anni lo zaino in spalla per i campi di formazione, i campi di reparto (era Capo Reparto al Campo Regionale EG dell’86), come Akela e Baloo in branco e come Maestro dei Novizi.
Dopo aver portato “il Cristo”, come lui amava dire, a tantissimi ragazzi, negli ultimi anni è stato chiamato dal nostro parroco a servire la Chiesa come Ministro Straordinario della Comunione, continuando a portare il Cristo ogni domenica agli ammalati.
Era tuttora censito nel nostro gruppo, come capo “destinato ad altro incarico” … e che incarico!!: la preghiera incessante per i ragazzi del gruppo, una vicinanza a ciascuno, interessandosi, chiedendo, continuando a passare distrattamente intorno ai nostri cerchi togliendo le mani dalle tasche a chiunque si stesse “rilassando” un po’.
Chiunque lo abbia conosciuto avrà sperimentato il suo sorriso, la sua vigorosissima stratta di mano o un suo abbraccio: segni di una attenzione estrema a ciascuno, di un amore per ogni suo compagno di strada, in particolare fratello scout, segni questi di un incondizionato amore per Dio e per la Chiesa.
Chi lo ha conosciuto ci aiuti a ricordarlo nella preghiera, chi non lo ha conosciuto, soprattutto i più giovani, sappia che quando si dice che “una volta scout si è scout per sempre”, non è retorica, né una emozionante frase ad effetto, ma che ci sono uomini e donne che davvero, nella loro quotidiana testimonianza di servizio e di fede, incarnano in maniera esemplare quella che è una vocazione al servizio autentica, che è scelta umana profonda, che è, sempre, Grazia di Dio.
Buona strada Sergio!!
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