IL PRIMO PENSIERO
È vero, il pensiero delle comunità capi, durante i giorni che hanno preceduto l’evento, è stato per i giovani capi che al loro esordio si sono trovati in un ambiente che non aveva nulla a che vedere con il clima delle proprie comunità R/S: tanta gente, ambiente un po’ dispersivo e poi… scrutatori, mozioni, raccomandazioni, regolamenti, ordine del giorno, consigliere, responsabili regionali, imie, iro, fo.ca., ….
insomma, ce n’è abbastanza per dare forma a qualche ripensamento della serie: “ ma dove sono capitato?” ma così (forse) non è stato. Gli incaricati alla formazione capi, Rossana e Alfredo, si sono presi cura di loro per una sorta di iniziazione dolce e graduale, come per istillare loro il siero dell’immunità a tanta burocrazia. Benvenuti ragazzi!
LA TRACCIA DI FEDE CON DON GIUSEPPE DIANA: MEMORIA DI UN PRETE ASSASSINATO
Questo è il tema che don Franco ha scelto per pregare; ricordando un prete scout ucciso dalla camorra per difendere la libertà del suo popolo. Don Giuseppe venne ucciso mentre si accingeva a celebrare la Messa nella difesa estrema di quei valori che lo avevano reso personaggio scomodo alla camorra. Era capo reparto dell’Aversa 1, poi assistente del gruppo, con impegni in zona e regione; assistente nazionalel dei Foulards Blancs. Con lo spirito tipico degli scout, si era messo al servizio della comunità parrocchiale che dirigeva, combattendo la camorra. La parte finale della preghiera è stata caratterizzata da una riflessione di Mons. Raffaele Nogaro, Vescovo di Caserta, letta da don franco: << Grazie don Giuseppe! Hai ridato la trasparenza di Cristo alla nostra Chiesa, Hai riscattato il popolo di Dio che attendeva il sangue del martire per confermare la sua fede. Sei la primavera dell’amore che si diffonde stupenda sulla nostra terra>>.
UN PO’ DI TEMPO PER LE BRANCHE
Fondamentali come sempre sono stati i momenti di branca. Divisi in due parti, di cui una il sabato e l’altra la domenica mattina, questi spazi sono stati occupati per le verifiche delle attività fatte e per la presentazione dei nuovi programmi. Le Branche hanno verificato le attività passate come il Campo Regionale, e hanno discusso del programma che ci vedrà impegnati quest’anno. Inutile dirlo, la Route Regionale 2009 sarà il piatto forte di questo ricco menù. Un piatto che , stando alla presentazione, si presenta ben strutturato. È evidente l’impegno degli incaricati alla branca e della pattuglia regionale già ad alti livelli.
ROUTE REGIONALE 2009: Cittadini del mondo ma non nel mondo.
Questo argomento è stato fra i più attesi della scorsa assemblea. La presentazione multimediale ha avuto la sua efficacia nell’esplicitare chiaramente il progetto nella sua interezza, con un percorso che parte dalla Val Chiarino nel 1984, dove si e tenuta l’ultima Route Regionale, passando per il documento del 2006: “Testimoni del presente, costruttori del futuro”, arrivando alla primavera del 2010, trattando tutti i temi restanti e ritornando su quei temi che, seppur precedentemente affrontati, richiedono una metabolizzazione graduale per i capi e i ragazzi. Il programma del 2009 è passato con i voti dell’unanimità, ma dopo che i R.R. hanno sottolineato con chiarezza che un evento di tale portata sarà sotto la responsabilità di tutto il Comitato Regionale e non solo degli Incaricati R/S. Questo a garanzia di un’architettura organizzativa distribuita. In questo modo si allarga la base e il coinvolgimento è più consapevole. Infine tutti d’accordo: le risorse economiche andranno reperite con lo strumento tipico della branca: autofinanziamento.
I prossimi incontri:
• Lancio della Route Regionale 2009 il giorno 11/01/2009;
• “Pattuglia in Tournee (Febbraio 09): chiarimenti, raccolta adesioni e gemellaggi • Assemblea Regionale primaverile: verifica dei percorsi di avvicinamento dei clan gemellati.
• Sito e Mailing List: aggiornamenti, verifiche dei percorsi di avvicinamento, spunti, comunicazioni logistiche
ELEZIONI: BUONA CACCIA A CARLO, CAROLINA E FRANCESCA
Come ricorderete, il responsabile regionale Matteo Pace era scaduto all’assemblea primaverile, ma il suo incarico venne rinnovato per consentire una gestione del CREG senza incertezze.
Al suo posto è stato eletto con i voti di quasi la totalità dei presenti Carlo Auriti, volto noto della zona pescarese. Infatti di questa zona è stato il responsabile. Anche il ruolo di IRO femminile era vacante. A questa funzione è stata chiamata Carolina De Santis di Silvi, anche lei capo di provata esperienza. Anche il Consigliere Generale è stato eletto con ampi consensi; stiamo parlando di Francesca Petrocco de L’Aquila.
SAN PAOLO E L’ESSERE CITTADINI ATTIVI
“Combattere guerre in nome della religione? Allora è meglio essere atei!”
Questa è una delle affermazioni forti che ci ha donato Padre Vincenzo. Giunto da Firenze, ci ha parlato di San Paolo e dell’essere cittadini attivi. Uomo schietto e dalle scelte radicali, simbolo dell’ ESSERE cristiani, testimoni di Cristo in questo mondo. Tre gli elementi fondamentali da lui analizzati:
• Il Cristiano deve vivere pienamente inserito nella realtà, nel mondo (con riferimento al tema della route regionale ”cittadini nel mondo, ma non del mondo”)
• Cristo liberale nei confronti del mondo della religiosità che
discrimina
• Cristo ci ha liberati dalle DIVERSITA’ IDENTITARIE. La prima lettera di San Paolo ai Corinzi 5, 9-11” contiene l’esortazione a non avere nulla a che fare con gli idolatri, i debosciati, dal gr. pornòi, intendendo non i debosciati nel mondo, ma i debosciati, gli idolatri tra i fratelli, tra coloro che appartengono alla comunità.
La comunità cristiana, deve vivere all’interno di questo mondo di debosciati; la comunità cristiana vive nella società. Nella lettera ai Galati, Padre Vincenzo ha trovato spunto per parlarci del secondo elemento.
Paolo aveva fondato questa comunità che era composta anche da cristiani che provenivano dal paganesimo e che volevano imporre la legge mosaica, poiché pensavano che non fosse sufficiente essere battezzati e obbedire a Cristo, ma che fosse necessario assumere anche tutte le leggi dell’Antico Testamento. Rivolgendosi alla comunità Paolo afferma che Cristo si è fatto uomo, si è fatto “appendere” alla croce per i nostri peccati.
Certo, gli ebrei già conoscevano la remissione poiché portavano sacrifici al tempio, quindi non c’è per loro alcuna nuova affermazione, ecco perché gli ebrei cristiani chiedevano agli altri membri della comunità l’accettazione della legge mosaica. Per Paolo la salvezza dipende dalla CONVERSIONE, è radicale, il perdono dei peccati risolve solo sul momento. Quella che lui fa, anche oggi, è una proposta radicalmente diversa, non basta chiedere perdono per i peccati commessi, perché Cristo ci ha riscattati e liberati da questo mondo malvagio.
Mondo inteso non nella sua fisicità, ma in rapporto con gli uomini, come dice nel capitolo 4, con accezione negativa poiché parla di quelle popolazioni che piegavano le ginocchia davanti agli idoli.
Cristo ci ha liberati dalle DIVERSITA’ IDENTITARIE : “…tutti voi siete un solo essere in Cristo Gesù, avete ricevuto tutti un’identità…”, afferma padre Vincenzo, il cristiano è un ESSERE in Cristo e in questo sentirsi tutt’uno con Lui, siamo diventati una sola cosa in Cristo. Dio si è fatto uomo perché l’uomo divenisse cristo. È una fusione in Cristo, il cristiano è coinvolto con il Risorto. Come cristiani ciò che ci identifica non è l’essere uomo o donna, non è il colore della pelle o le caratteristiche fisiche, ma il cristiano si definisce come colui che E’ in Cristo.
A MESSA CON MONSIGNOR MICHELE SECCIA
Un altro incontro importante è stato quello con Mons. Michele Seccia che ha Officiato per noi la Messa di domenica. Nonostante il momento particolarmente denso di impegni Pastorali, Mons. Seccia non è voluto mancare a questo incontro con i capi dell’AGESCI abruzzese. Monsignore ha ricordato di aver dovuto declinare l’invito ricevuto in occasione del Campo Regionale E/G e di conseguenza non poteva mancare in questa circostanza. Ma noi sappiamo che presto potrebbe avere “un’altra occasione”.
CLAN IN SERVIZIO
Bravi i ragazzi dei clan del Chieti2 e del S. Nicolò a Tordino1: suggestiva la veglia organizzata dai primi, ottimi i caffè e il pranzo degli altri.
Sono disponibili approfondimenti relativamente a:
– Curriculum vitae associativo dei neo eletti Carlo, Carolina e Francesca
– L'intervento di Padre Vincenzo: "Cittadinanza sulle orme di Paolo"
Hanno collaborato con il settore stampa, alla stesura di questo articolo, Angelica Di Giorgio e Cristina Colombo
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