Al prossimo Convegno Regionale ?attenti a quei due”!

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Saranno gli ospiti del Convegno e porteranno il loro prezioso contributo su due filoni fondamentali del nuovo progetto regionale: Associazionismo e Educazione, Impegno nel sociale per la legalità. Vediamo chi sono.

Laureata in Pedagogia nel 1980 presso l’Università di Padova, Paola Dal Toso si impegna da subito in temi di educazione e associazionismo, argomenti sui quali ha scritto diversi libri.
In associazione è sempre stata molto attiva: da responsabile di zona a membro della pattuglia nazionale LC, passando per la formazione capi e il centro Documentazione. I suoi attuali interessi riguardano l’ambito dell’associazionismo giovanile sia dal punto di vista pedagogico che educativo, per delineare quelle funzioni sulle quali finora si è scarsamente indagato. Inoltre, l’approfondimento del tema è finalizzato anche a cercare di tracciare alcune linee essenziali della sua evoluzione anche in riferimento ai cambiamenti della realtà giovanile e più in generale della realtà storico- culturale italiana.
Paola ha recentemente avviato lo studio di carattere storico sull’impegno e l’opera educativa svolta da alcune figure femminili italiane (Giovanna Meneghini, Elisa Salerno, Lucia Schiavinato) nella prima metà del Novecento. L’obiettivo dell’indagine consiste nel considerare lo stile educativo, il ruolo e l’opera svolta da donne meno note, che hanno operato per lo più nell’ambito del movimento cattolico.
Un incarico che Paola ricorda con particolare calore è l’organizzazione dell’udienza dal Papa dell’AGESCI nel 2004, quando Agesci e Masci rinnovarono la promessa al suo cospetto e di questo Giovanni Paolo II se ne compiacque.
A marzo dello scorso anno, Paola è stata nominata Segretaria generale della Consulta nazionale delle Aggregazioni Laicali. Quest’incarico affidato dai Vescovi a Paola è un segno di stima nei confronti della sua persona e anche un segno di apprezzamento verso la nostra Associazione e dell’opera educativa dello scautismo. Questo sostiene Paola, che aggiunge: per questo siamo invitati alla responsabilità consapevoli che questo rappresenta un’ulteriore opportunità per continuare nel cammino di comunione ecclesiale.
Come sta cambiando l’associazione?
Il nostro problema è che non sappiamo leggere la nostra storia e non sappiamo trarne insegnamento. Gli errori commessi nel passato vengono puntualmente ripetuti dopo una generazione associativa. Non ci batte nessuno sulla pratica ma non lasciamo nulla alla storia. Dagli anni 90 abbiamo problemi di crescita perché gli educatori sono figli del loro tempo, un tempo caratterizzato da una fragilità caratteriale diffusa.
… e quale potrebbe essere il rimedio?
Ti rispondo con un esempio che è particolarmente vicino ad entrambi: è necessario essere innamorati della “Giungla” per poterla raccontare e questo lo si capisce guardando i lupetti che ascoltano, se sgranano gli occhi significa che trasmetti amore per ciò che stai vivendo.
…e quindi?
Quindi siamo affetti da carenza di Idealità! Nei momenti di aggregazione associativa, dobbiamo confrontarci su dibattiti dai titoli difficili da trattare, misurando le relazioni da questo punto. Concretamente, la Conferenza Episcopale ci ha chiesto un contributo per l’elaborazione di un documento sull’educazione, che non riusciamo ad esprimere, perché non riusciamo a ”volare in alto” come ci esortò Giovanni Paolo II.
Cosa porterai con te domenica al Convegno Capi dell’AGESCI Abruzzo?
L’emozione e la commozione che mi trasmettono quelle persone che incontro e mi parlano bene degli scout. Il buono che noi facciamo va in silenzio in tutte le direzioni e fa piacere ricevere conferme sparse. Verrò a Pineto molto volentieri “perché ne vale la pena”! Quando sai che i capi si spendono per i ragazzi con questa gratuità che non fa notizia, non puoi restare insensibile, voglio esserci e fare qualcosa per loro; sono certa che il messaggio silente arriverà ai ragazzi e alle famiglie perché il nostro servizio è un atto d’amore.

 Padre Fabrizio Valletti, gesuita, dal 2001 animatore del "Progetto Scampia" e direttore del "Centro Hurtado" di Napoli.
Padre Fabrizio Valletti è nato a Roma nell'agosto del 1938. Studente di architettura, entrò nella Compagnia di Gesù nel 1959. Studiò quindi filosofia e teologia all'Università Gregoriana e fu ordinato sacerdote nel '70. Dopo la Laurea in Lettere a Pisa con una tesi su "Storia e critica del cinema", l'attività pastorale a Firenze, Follonica, Bologna e (a tutt'oggi) a Napoli. Don Valletti insegna Lettere nella scuola pubblica, si occupa di aggiornamento degli insegnanti nell'educazione degli adulti e fa assistenza nelle carceri. Ha partecipato alla fondazione dell'università del Tempo libero "Primo Levi" a Bologna (di cui è stato presidente per i primi tre anni e successivamente docente) e del "Centro Poggeschi". Dal settembre del 2001 a Napoli, anima il "progetto Scampia" per una presenza di sevizio pastorale, culturale e sociale nel quartiere. Ll'anno sorso ha dato vita al "Centro Hurtado" che unisce una associazione di volontariato, un ente di formazione ed una cooperativa sociale.
Don Fabrizio Valletti è dunque una persona che, nella sua vita e nel suo operato, ha praticato la solidarietà da tutti i punti di vista. Attualmente, infatti, con il "Progetto Scampia" e il "Centro Hurtado" sta aiutando i giovani della parte più problematica di Napoli a crearsi un futuro. In passato è stato il fondatore del "Centro Poggeschi" di Bologna: un centro non confessionale, che cerca però di indirizzare i giovani sulla via della responsabilità (verso se stessi e verso gli altri) e dell'autorealizzazione vera. Padre fabrizio ha al suo attivo vari progetti di solidarietà internazionale.

TESTIMONE DI PACE 2008 è Padre Fabrizio Valletti, dal 2001 animatore del "Progetto Scampia" e direttore del Centro Hurtado di Napoli. (Insieme a lui, per la sezione informazione, il premio è andato a Rosaria Capacchione per le sue coraggiose inchieste sulla camorra. Da tali inchieste ha preso le mosse anche Roberto Saviano per Gomorra) Il premio Testimone di pace 2008, la cui cerimonia si tiene l'11 settembre di ogni anno a Ovada, in provincia di Alessandria, è stato ideato per premiare gruppi o personalità che si siano particolarmente distinte nell'ambito della pace e della non violenza. La scelta della giuria è caduta su Fabrizio Valletti per l'attività svolta in un quartiere difficile, spesso noto alle cronache per fatti di violenza e degrado. "Con la biblioteca, il laboratorio di sartoria e quello di Informatica, il Centro Hurtado di Don Valletti racconta, nei fatti, 'l'altra Napoli', quella che, lontana dalla ribalta dei mezzi di comunicazione, lavora ogni giorno, tra mille difficoltà, per costruire una società più giusta e nonviolenta, offrendo ai giovani una speranza e un'alternativa concrete", ha riferito Sabrina Caneva, assessore alla Pace e Partecipazione del Comune. (da www.radio.rai.it)

Assistente Ecclesiastico dell’AGESCI Campania e del gruppo Napoli 14. Impegnato nella formazione a tutti i livelli associativi.
Così racconta padre Fabrizio Valletti il suo impegno: i Gesuiti hanno realizzato a Scampia, popoloso quartiere napoletano con 80000 abitanti, un progetto per i ragazzi e le famiglie passando attraverso l’esperienza pastorale. Il quartiere è da sempre in prima linea, continua padre Fabrizio, e la nostra missione è quella di riprodurre dei piccoli modelli sociali positivi. I fronti sono due: un progetto culturale avviato per ragazzi difficili e famiglie disgregate e la cooperativa sociale di tipo “B” (di produzione). Con quest’ultima avviamo i ragazzi al mondo del lavoro “buono”, quello alla luce del sole e fatto di legalità. L’AGESCI Abruzzo che riparte oggi con un nuovo progetto regionale, dovrà mettere al centro di questo il disagio e la strada perché la nostra associazione oggi può rappresentare, a Scampia come da qualsiasi altra parte, un’alternativa per il ragazzo che vive un qualsiasi disagio a progettarsi verso orizzonti basati su sentimenti positivi, in un tessuto ecclesiale e sociale nuovo. Con quali strumenti? Educazione di strada, puntando sul riscatto della dignità.

Arrivederci al Convegno Regionale.

Marco Cirillo
Settore Stampa & Comunicazione
Agesci Abruzzo

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