Cansano 9,10 marzo 2013: Botteghe Metodologiche L/C

Il 9 marzo 31 vecchi lupi, provenienti da vari parti dell’Abruzzo, si sono ritrovati alla base scout  di cansano per un evento organizzato dalla Pattuglia L/C.

I temi su cui sono confrontati i Capi sono :

il racconto raccontato, l’ambiente fantastico e la parlata nuova.

A  l’iscrizione fatta i capi hanno scelto un personaggio Giungla /Bosco.

Dopo un bel caffè per risvegliarsi e una breve presentazione per rompere il ghiaccio,i vecchi lupi si sono cimentati, con grande fantasia, a disegnare i vari elementi e personaggi principali che costituiscono l’ambiente Giungla e quindi la pista del lupetto. A questo punto i capi si sono divisi in gruppi secondo il personaggio scelto all’inizio. In ogni gruppo un membro della pattuglia raccontava un personaggio (fratel bigio, kaa, hati, bagheera, ratha). Seguiva poi l’approfondimento del personaggio, in cui bisognava tirare fuori le caratteristiche morali, gli approfondimenti metodologici che il personaggio poteva trasmettere.

In plenaria ogni gruppo ha rappresentato , con una tecnica particolare, il personaggio trattato.

In questo modo si voleva far capire l’arte del raccontare, un raccontare che non significa imparare il racconto a memoria, ma sentire  e far proprio il personaggio o la storia che si sta raccontando, altrimenti il racconto diventa una cosa fredda, priva di sentimento, di atmosfera.

Poi il momento della Messa. E  dopo aver pensato allo spirito, bisogna pensare allo stomaco visto che “lo stomaco vuoto rendere locchio distratto”. Quindi , come se fosse una bellissima e calda sera d’estate, tutti fuori, attorno alla fornacella, a gustare i deliziosi arrosticini, le bruschette con la ventricina ( quella bella piccante), acqua…

Riempito lo stomaco, si fa ora sul serio. Parliamo di ambiente fantastico.La pattuglia L/C , oltre ad avere la carta crespa, ha soprattutto molta fantasia.Viene presentata ( con le ambre cinesi) la storia di una lupetta che racconta di quanto era bella la vita in branco, il racconto che faceva Akela, della sua sestiglia, della nonna che spesso andava a trovare, della sua promessa, una lupetta felice, felice di essere scout, di fare la sua B.A e tutt’ora, ormai adulta, quindi capo, si emoziona ogni volta che sente Akela che racconta!!! Tutto questo è stato ricreato con le ambre cinesi, con il mimo che girava tra i capi, della nonna della lupetta che esce dal telo e distribuisce i famosi biscotti che piacevano tanto alla nipotina. E dopo tanti emozioni, è ora di andare a nanna, poiché la notte è fatta per dormire e il giorno è più propenso per cacciare!!!

Lupo salta su…è ora della ginnasticaaaa!!!!che freddo , però!!!!su su , un po’ di esercizio, una corsetta e il freddo va via.

Dopo una bella colazione e un caffè fumante, tutti al lavoro.

Toccato ai capi: ogni gruppo aveva un racconto, dovevano leggerlo, analizzare il peronaggio e fare il racconto a tutti.

Questo ha permesso a molti capi di mettersi alla prova, soprattutto quei capi che non avevano mai fatto un racconto!emozione e  ansia trasparivano in molti di loro ma è stato un modo per eliminare il pensiero che accompagnava alcuni di loro: non so raccontare quindi è meglio che lo faccia kaa perché è più bravo!!Invece tutti siamo in grado di raccontare, basta un po’ di esercizio e credere in ciò che facciamo.

Cosa abbiamo imparato? beh che il capo non vive solo di sentimenti, ma deve interiorizzare ciò che apprende per poi concretizzarlo con i propri lupetti/coccinelle per la loro progressione personale.

Bisogna creare un legame tra capo e giungla,proprio come il legame c’era tra il piccolo principe e la volpe,un legame  profondo  anche se non si vede, come una bottiglia che a prima vista sembra vuota ma se si va a vedere attentamente contiene   qualcosa di veramente importante,perchè “ l’essenziale è invisibile agli occhi”.

Un Mega Grazie a tutti i vecchi lupi che ne hanno partecipato a questo evento, ritenendolo importante per la loro formazione. Un super grazie alla Pattuglia L/C che l’ha proposto in modo straordinario.

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xina