“Perché il malato di lebbra cessi di essere lebbroso, bisogna guarire quelli che stanno bene Bisogna guarire… da un’altra lebbra più contagiosa, sordida, miserabile… la paura e l’indifferenza che essa porta con se” (Raoul Follereau)
La Giornata mondiale dei malati di lebbra è un grande appuntamento di solidarietà che si rinnova da cinquant’anni. Capi di Stato, autorevoli ricercatori, persone semplici, offrono il proprio contributo alla celebrazione di questo evento. Fu istituita nel 1954 da Raoul Follereau, scrittore, poeta e giornalista francese che per il suo impegno nella lotta alla lebbra fu definito “apostolo dei malati di lebbra”. Follereau inseriva la lotta alla lebbra in un impegno più ampio contro ogni forma di emarginazione e di ingiustizia. Costante è stato il suo impegno per la pace.
In occasione della Giornata mondiale l’AIFO organizza l’iniziativa “Il Miele della Solidarietà”: migliaia di volontari AIFO offrono nelle piazze italiane il Miele della solidarietà che proviene da piccoli produttori delle aree rurali della Croazia attraverso il circuito del Commercio equo e solidale.
I sacchetti di iuta che contengono i vasetti sono confezionati dagli ex malati di lebbra del Progetto Sumana Halli a Bangalore in India, sostenuto dall’AIFO. Con questa scelta l’AIFO intende confermare il suo impegno nella creazione di rapporti basati sulla giustizia e sulla solidarietà.
In preparazione alla Giornata, giungono in Italia volontari e operatori dei progetti AIFO all’estero, i Testimoni di Solidarietà, per tenere conferenze e dibattiti presso scuole, parrocchie, piazze e istituzioni di ogni genere, al fine di sensibilizzare e informare sul problema della lebbra nel mondo e sull’opera dell’AIFO.
Alla Giornata mondiale dei malati di lebbra ed alle iniziative dell’AIFO ad essa legate viene concesso ogni anno l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana e il Patrocinio del Segretariato Sociale RAI.
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